Dapprima l’appello del sindaco al nuovo governatore regionale, Nello Musumeci, poi una seduta straordinaria del consiglio comunale aperto ai cittadini e infine, la manifestazione di ieri in strada per chiedere la chiusura del centro di accoglienza ospitato da quattro anni a Villa Sikania, struttura alberghiera di Siculiana.
“Chiediamo maggiori attenzioni – ha detto il sindaco Leonardo Lauricella alla guida del corteo che si è snodato per le strade del piccolo centro agrigentino – da parte delle istituzioni e del governo centrale e degli organi periferici. Questo centro deve chiudere perché è da 4 anni che noi accogliamo con sensibilità i migranti. E’ chiaro che questo centro, gestito in questa maniera che non è accoglienza e nemmeno integrazione ma semplicemente un ammasso di persone, crea dei problemi alla nostra economia e alla programmazione del territorio”.
Un corteo molto partecipato dalla comunità che ha premesso di non essere razzista, ma che non vuole più il centro all’interno del proprio comune.
Il sindaco ha poi evidenziato i numeri degli ospiti del centro di accoglienza rispetto la popolazione locale.”Noi dovremmo avere, in base all’accordo che il ministero dell’Interno ha stipulato con l’Anci – ha detto Lauricella – una media di tre migranti per ogni mille abitanti, quindi qui ci dovrebbero essere 15, al massimo 20, migranti che potrebbero essere integrati nel nostro territorio. Ma così non è invece. Se centinaia di migranti arrivano qua e dopo 8 giorni se ne vanno per far arrivare altre 300 persone è di tutta evidenza che non ci potrà mai essere integrazione e quindi partecipazione e quindi accoglienza vera e propria”.