Centotrentanove cani hanno potuto avere una nuova casa e una famiglia che si prenderà cura di loro per il resto della loro vita. È il piccolo miracolo dell’associazione “Oasi Ohana: I Pelosi di Chiara”, il rifugio fondato sette anni fa dalla volontaria siciliana Chiara Calasanzio a Santa Margherita Belice.
Tantissime storie, come quella di Hola, la cucciola di lanciata da un auto a Menfi, rimasta cieca e poi adottata insieme a Micia, una gattina recuperata per strada diventata l’amica del cuore di Hola.
Ohana è molto severa nelle valutazioni delle famiglie candidate ad adottare i cani del rifugio: dopo una cernita telefonica,si procede con i controlli preaffido, a cura dei volontari locali, direttamente nella residenza che ospiterà il cane per valutare il contesto familiare e quello abitativo.
Quasi tutti vanno al nord, ma anche nelle capitali europee grazie alle staffette effettuate con i mezzi autorizzati dalle Asl.
Nonostante queste premure a volte accade che, giunto nella nuova città, il cane venga “rifiutato” dalla famiglia per varie ragioni. In questi casi Ohana pretende che il cane venga restituito all’associazione.
“Sono felicissima di questi numeri – commenta la fondatrice di Ohana, Chiara Calasanzio – e stiamo parlando di cani che avrebbero trascorso la loro vita da randagi qualora fossero riusciti a sopravvivere. Tra di loro, infatti, ci sono cuccioli recuperati in pozzi, scatoloni e sotto la pioggia. Non avrebbero avuto nessuna e dico nessuna possibilità di sopravvivere se non li avessimo recuperati, curati, allattati e rimessi al mondo”.
