Matteo Mangiacavallo e Angela Foti, deputati regionali di Attiva Sicilia, esprimono apprezzamento per l’atteso stanziamento di tre milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria nei complessi termali di Sciacca e di Acireale.
“Finalmente si interviene concretamente – affermano – evitando che gli immobili possano subire ulteriori danni. Non deve essere semplice lavorare sulle macerie lasciate dai precedenti governi e rimpiangere le grandi opportunità che questo settore offre. La speranza è che a stretto giro si possano rilanciare le attività termali che sono certamente un volano di sviluppo per i territori”.
Diametralmente opposta e assai critica la posizione invece del Comitato Patrimonio Termale di Sciacca che a riguardo all’indomani della notizia del finanziamento scrive:
“Ci sembra il classico pannicello caldo che non risolve nulla e che serve solo a gettare un po’ di fumo negli occhi all’opinione pubblica per fini politici e insieme elettoralistici.
Ben altre sarebbero, infatti, le somme necessarie per eseguire una vera manutenzione straordinaria, che dopo sette anni di chiusura dei due complessi termali è diventa assolutamente necessaria per salvaguardare
gli immobili e l’impiantistica.
Tre milioni di euro sono solo briciole, che hanno l’unico scopo di rafforzare la convinzione in chi non vuol
capire che la Giunta del presidente Musumeci si è attivata sul fronte della problematica termale.
Un tentativo di manipolare la verità che è già iniziato per la verità da un po’ di tempo e che ha avuto altre indicative espressioni: prima con la delibera della giunta di governo regionale del 14 maggio 2021 di dare
mandato al Dipartimento regionale delle finanze e del credito “di porre in essere i necessari adempimenti, per definire le attività al fine di rendere possibile, previa individuazione del fabbisogno finanziario,
l’esecuzione di interventi strutturali urgenti e indifferibili” sui due complessi termali in questione (sarebbero i tre milioni stanziati adesso?); poi a dicembre con il convegno sulle Terme siciliane nel corso del quale si è
soltanto inneggiato al valore e alle potenzialità delle Terme per un territorio che le ha e che riesca a valorizzarle e non a tenerle chiuse”.
Insomma, secondo il Comitato civico nessuna speranza di soluzioni a breve, a parte l’ormai famoso e misterioso “percorso INAIL”.
“Anche sotto quest’ultimo aspetto – concludono – l’unico che sembrava avere qualche elemento di concretezza, nulla di certo è infatti dato sapere. Mistero assoluto, da parte del Presidente della Regione e del suo fidatissimo vicepresidente e assessore all’Economia”.