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Comune di Sciacca

Matteo Mangiacavallo candidato a sindaco? Il deputato non esclude l’ipotesi

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Matteo Mangiacavallo, il deputato grillino delle quindicimila preferenze, potrebbe essere lui il candidato a sindaco del centrodestra a Sciacca? Se lo chiedono in tanti in città e con maggiore insistenza negli ultimi giorni dopo che anche l’ultimo passaggio politico del suo approdo in “Diventerà Bellissima” e’ stato definitivamente consumato agli inizi di febbraio.

L’ex cinquestelle, fuoriuscito dal gruppo pentastellati all’Ars nel giugno 2020 insieme ad altri colleghi di stessa provenienza, e’ poi approdato nel nuovo gruppo “Attiva Sicilia” ponendosi in appoggio alla maggioranza all’Ars, infine l’ingresso del gruppo nella lista fondata dal governatore Nello Musumeci.

Ora dinnanzi al saccense, gia’ al secondo mandato alla Regione, un bivio: la scelta di una nuova corsa per l’Assemblea oppure la possibilità di una candidatura verso Palazzo di Città.

Lo stesso Mangiacavallo ammette di non aver mai scartato l’ipotesi. La sua disponibilità resta a 360 gradi e se in politica non escludere non vuol dire accettare, si intuisce la riflessione che sta interessando il parlamentare che come esponente nel territorio del movimento che fa capo al presidente potrebbe essere gia’ in trattativa con quei partiti del centrodestra che si presentano come naturali alleati del governatore, a partire da “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni, gruppo che a Sciacca e’ composto in gran parte dai cosiddetti marinelliani.

Ma cosa potra’ accadere a Sciacca e se ci potra’ essere un fronte comune nel centrodestra, si lega irrimediabilmente alle trattative in atto a livello regionale e nazionale. Lo scontro tra i forzisti di Gianfranco Micciche’ e Nello Musumeci sara’ appianato? E i leghisti che ruolo avranno? Intanto, oggi Salvini ha incontrato l’ex governatore autonomista Raffaele Lombardo e si rimane in trepidante attesa di quello che emergerà venerdì dalla direzione nazionale di Fratelli D’Italia. 

Naturale che i posizionamenti regionali influiranno anche sugli assetti del centrodestra locale che con le elezioni regionali in autunno non potrà assumere decisioni discordanti rispetto l’allineamento seguito dai partiti sul fronte regionale.

Mangiacavallo, ora più uomo dei palazzi palermitani, potrebbe essere alla fine anche della partita alle elezioni di giugno a Sciacca. I tempi sono stretti, ma ancora prematuro sciogliere un nodo che per sbrogliarsi ha bisogno di una serie di passaggi. Nulla di imminente e certo nella discesa in campo di Mangiacavallo, dunque, ma non totalmente estranea dagli scenari di primavera.

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