Ha dovuto fare anche la seconda guerra mondiale Paolo Stranci che oggi soffia cento candeline.
Una vita quella di Paolo Stranci trascorsa interamente tra i campi della sua Sant’Anna, figlio di una famiglia di agricoltori che come tanti giovani e’ dovuto partire soldato durante la seconda guerra mondiale. Poi la prigionia in Russia nei campi di lavoro. Per questo dopo cinque anni dalla sua partenza, tutti avevano perso le speranze di rivederlo quel giovanotto che però e’ stato tra i fortunati a riuscire a tornare a casa. Neanche la mamma lo riconosceva più dopo tutto quel tempo e per non procurarle un simile shock, Paolo si e’ palesato dapprima ad un compaesano.
Da quel momento, Paolo Stranci non lascerà più Sant’Anna dove si e’ sposato e ha avuto tre figlie, tutte femmine. Adesso, alla famiglia si sono aggiunti anche cinque nipoti e cinque pronipoti. Cinque anni fa e’ rimasto vedovo e ora vive con la figlia Maria che se ne prende cura.
Oggi per festeggiare il nuovo centenario in casa Stranci si è recato anche il sindaco di Caltabellotta, Calogero Cattano che durante la visita ha portato i saluti dell’amministrazione e di tutti i concittadini.
