Sono 25 i natanti della flotta peschereccia di Sciacca che effettuano lo strascico e che hanno deciso di bloccare l’attività e di avviare il fermo di pesca.
Il periodo è utile per consentire il ripopolamento del gambero, come fa notare Salvatore Scaduto, presidente della cooperativa Madonna del Soccorso, ma è il caro gasolio che ha indotto gli armatori a bloccare l’attività. Altri lo faranno nei prossimi giorni.
Attualmente il gasolio per la pesca costa 96 centesimi al litro, ma è previsto nei prossimi giorni un aumento a un euro e 3 centesimi. Fino a poco tempo fa veniva acquistato a 69 centesimi al litro. Una battuta di pesca, affermano ormai da giorni al porto di Sciacca, non consente di recuperare neppure il costo del gasolio. Dal fermo è esclusa la piccola pesca. Sono in attività anche le barche a volante e quelle che esercitano il cianciolo.
Il fermo, con gli aiuti della Regione, consente di bloccare l’attività di pesca per un mese. Altri natanti si fermeranno nei prossimi giorni.