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Ristrutturazione di immobile a Siculiana, margheritesi e montevaghesi assolti

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Il giudice monocratico Katia La Barbera del Tribunale di Agrigento ha assolto i proprietari di due immobili e committenti di lavori nonché gli esecutori di opere di completamento che, secondo l’accusa originariamente avanzata a carico degli stessi, sarebbero risultate mancanti di autorizzazioni previste. Per uno dei proprietari il giudice ha disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Il processo era a carico di Antonina Armato Barone e Leonarda Armato Barone, entrambe di Santa Margherita Belice, proprietarie e committenti dei lavori; Julien Ramby, della Costa d’Avorio, Nicolas Oduro, del Ghana, Giuseppe Ognibene, di Montevago, quali esecutori dei lavori.

La vicenda riguardava fatti del 2015, lavori di completamento di una struttura e di ristrutturazione di un manufatto di modeste dimensioni adibito a magazzino. Veniva contestata anche la realizzazione di opere all’interno della riserva naturale di Torre Salsa, sottoposta a vincolo paesaggistico, senza le preventive autorizzazioni di Soprintendenza ai Beni Culturali, dell’ente gestore Wwf e dell’assessorato regionale all’Ambiente. Le difese, con l’avvocato Carmelo Carrara per Antonina e Leonarda Armato Barone, Julien Ramby e Nicolas Oduro, e l’avvocato Francesco Di Giovanna per Ognibene, avevano chiesto l’assoluzione dei loro assistiti per non avere commesso il fatto.

Il giudice ha assolto Leonarda Armato Barone, Julien Ramby, Nicolas Oduro e Giuseppe Ognibene per non avere commesso il fatto e dichiarato non doversi procedere per Antonina Armato Barone per intervenuta prescrizione, assolvendola da un capo d’imputazione per lieve tenuità del fatto.

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