“L’ospitalità nel sangue”. È così che Olga Polizzi, direttrice del marchio Rocco Forte Hotels e sorella di Sir Rocco Forte, spiega la passione per gli alberghi di lusso in un lungo reportage pubblicato da “The Telegraph”, uno dei più antichi e prestigiosi quotidiani britannici, fondato nel 1855. Sulla versione online del giornale, c’è la storia della famiglia che vent’anni fa, sulla scorta dell’avventura del pioniere Charles Forte, creò quel marchio che oggi, per il settore del Luxury hotel, è ormai un punto di riferimento in tutto il mondo, rendendo il gruppo Rocco Forte il più grande operatore del settore. L’articolo pubblicato dal “The Telegraph”, a firma Lydia Slater, punta sul valore famiglia del gruppo Rocco Forte, facendo conoscere i figli di Sir Rocco, destinati a proiettare il marchio nella terza generazione. A destare curiosità, all’interno del pezzo, è il racconto dei giovani rampolli di casa Forte, non certo obbligati dall’importante papà a dare continuità al business di famiglia ma, comunque, in un certo senso predestinati, visto che sin da bambini facevano le vacanze negli hotel sparsi per il mondo. La tradizione ha confermato che nessuno nasce certo dirigente. Charles, Irene e Lydia un po’ di quella che un tempo si chiamava gavetta l’hanno fatta. Il ragazzo dal nome più impegnativo, quello del nonno capostipite, ha fatto l’aiuto cuoco al Principe di Savoia di Milano e il lavapiatti al Rome di Berlino prima di scegliere l’Università di New York per studiare cinema; Lydia ha lavorato come cameriera prima di diventare responsabile del settore ristorazione del gruppo Rocco Forte, mentre la sorella Irene oggi si occupa dello sviluppo del brand. Il reportage poi elenca i più importanti alberghi del gruppo Rocco Forte, con tanto di corredo fotografico: Il Balmoral di Edimburgo, l’Hotel del Russie di Roma e, naturalmente, il Verdura Golf and Spa Resort di Sciacca, dove Lydia, la figlia di Sir Rocco che non ha esitato a fare la cameriera, è stata recentemente per lanciare il primo ristorante vegano del gruppo. Nel segno dei tempi, per andare incontro alle esigenze del cliente più sofisticato ed esigente. Nonché ricco. Ça va sans dire.