17.6 C
Comune di Sciacca

Sequestro da 10 milioni della Dia ad un mercante d’arte

Pubblicato:

Sono stati confiscati a un mercante d’arte di reperti archeologici indiziato per presunti possibili legami con le cosche mafiose, in particolare della provincia di Trapani beni per oltre 10 milioni di euro.

Il provvedimento e’ stato adottato dalla Sezione Penale e Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, eseguito dalla Direzione investigativa antimafia, su proposta della procura di Palermo, segue il sequestro operato nel 2017.

L’uomo è inoltre, titolare anche di imprese operanti in Sicilia in diversificati settori commerciali, quali vendita di cemento, produzione e distribuzione di generi alimentari e di olio d’oliva.

Avrebbe accumulato ricchezze con i proventi del traffico internazionale di reperti, molti dei quali trafugati clandestinamente nel più importante sito archeologico di Selinunte da tombaroli verosimilmente al servizio di Cosa nostra.

Il mercante d’arte avrebbe avuto in custodia migliaia di reperti archeologici provenienti da furti, scavi clandestini e depredazioni di siti, stipati in cinque magazzini individuati a seguito di rogatoria internazionale nella città elvetica di Basilea.

La Dia ha posto i sigilli su 2 compendi aziendali, 38 fabbricati, 4 automezzi, 24 terreni, nonché appartamenti ed uffici, molti dei quali facenti parte dello storico settecentesco Palazzo dei Principi Tagliavia-Aragona-Pignatelli di Castelvetrano.

Articoli correlati

Articoli Recenti