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Comune di Sciacca

Nessuna truffa su due pranzi, assolto Sabella

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Il Tribunale di Sciacca ha assolto perché il fatto non sussiste l’ex assessore ed ex consigliere comunale Alberto Sabella, funzionario dell’Agenzia delle Entrate.

L’accusa riguardava una presunta truffa aggravata, risalente alla primavera del 2014, per aver concorso, con altro dipendente dell’ufficio poi deceduto, nella richiesta di rimborso di due pranzi da 23 euro ciascuno (che sarebbero stati pagati dai contribuenti, poi sanzionati dall’Ufficio tributario), in occasione di una visita ispettiva a Sambuca di Sicilia.

Sabella, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, si era subito protestato innocente, nel corso dell’interrogatorio reso su sua richiesta, davanti alla Guardia di Finanza, con produzione di una memoria difensiva.

Nel corso della istruttoria dibattimentale, sono stati sentiti tanti testi di accusa e difesa, nonchè lo stesso Sabella, che ha reso l’esame e prodotto altri documenti.

In sede di discussione, il pubblico ministero ha chiesto di dichiarare la non punibilità, stante la speciale tenuità del danno continuato, mentre il difensore avvocato Vaccaro, producendo una memoria difensiva, ha chiesto l’assoluzione, pronunziata dal Tribunale con la formula “perché il fatto non sussiste”.

Assolto anche Pellegrino Quartararo, commercialista di Ribera, difeso dall’avvocato Francesco Micalizzi, per il quale lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione.

Non doversi procedere per morte del reo la decisione relativa a un coimputato, pure difeso dall’avvocato Vaccaro, così come in precedenza per l’altro dipendente dell’Agenzia delle Entrate, difeso dall’avvocato Antonino Gaziano.

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