Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca Alberto Davico ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione Antonino Nugara, di 54 anni, di San Biagio Platani, e Antonino Corsentino, di 54 anni, di Menfi, accusati di estorsione, nel processo, celebrato con il rito
abbreviato, che riguardava un istituto scolastico paritario di Menfi nel quale, secondo l’accusa, insegnanti sarebbero stati costretti a rinunciare al compenso per il lavoro prestato, a firmare le buste paga mensili ed a sottoscrivere, fin dal momento del contratto, una lettera di dimissioni “in bianco”.
Assolta perché il fatto non sussiste dall’accusa di favoreggiamento la segretaria della scuola, Giuseppa Barrile, di 60 anni, di Montevago.
L’indagine, svolta dalla sezione di pg della Procura della Repubblica di Sciacca e
coordinata dal sostituto Michele Marrone, pm al processo, celebrato con il rito ordinario, riguardava il periodo compreso tra il 2006 e il 2010. Le difese avevano chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati. La vicenda riguarda anche Gaetano Cani, di Canicattì, parlamentare regionale, accusato di estorsione, che, però, non ha chiesto l’abbreviato e per il quale il processo sarà celebrato con il rito ordinario.