La Corte di assise di Messina lo ha condannato all’ergastolo. Antonio De pace ha ucciso la sua fidanzata Lorena Quaranta lo scorso 31 marzo in pieno lockdown. I giudici, hanno escluso che la ferocia improvvisa e inspiegabile sia stata premeditata.
L’esclusione dell’aggravante non ha, comunque, evitato il carcere a vita così come era stato richiesto dal pm. De Pace, dichiarato capace di intendere e di volere e quindi imputabile in base alla perizia effettuata per conto della procura che ha evidenziato l’assenza di disturbi psichiatrici.
I familiari della vittima, la giovane infermiera di Favara si sono costituiti parte civile. La Corte d’Assise ha stabilito che De Pace dovrà risarcire un primo anticipo a titolo di risarcimento danno pari a duecentomila euro.