Chiudera’ la succursale Unicredit ubicata nel quartiere della Perriera. Una presenza della filiale di oltre quarant’anni dapprima come Banco di Sicilia oggi mutato nel grande gruppo italiano. L’ex sindaco Lillo Craparo denuncia il disagio che la chiusura verrà a determinare rivolgendosi con un post Facebook all’assessore e vice sindaco Gianluca Fisco.
“Caro Assessore – ha scritto – non so se sei a conoscenza che venerdì è l’ultimo giorno in cui resterà aperta la succursale ex Banco di Sicilia, oggi Unicredit ,operante da oltre quarant’anni nell ‘importante quartiere della Perriera.Sara’ un colpo durissimo per la numerosa popolazione dell’importante quartiere(vi abitano oltre 12 mila persone),nel quale sono presenti importanti uffici come il Palazzo di giustizia,la sede INPS di Sciacca e dei paesi dell’hinterland, l Agenzia delle Entrate,gli uffici dell’enel, lo Stadio comunale, centri commerciali, Supermercati, strutture sanitarie, Chiese, Mercati rionali ,ecc…
Unicredit non ha previsto di mantenere sull’immobile o in altro locale del quartiere almeno il bancomat,tenuto conto del fatto che centinaia di utenti tutti i giorni fanno ricorso ai bancomat dell’istituto per prelievi ed altre operazioni bancarie.
Se non si interviene con urgenza presso la direzione generale di Unicredit ,chiedendo ,per intanto, il differimento ad altra data ,se non è possibile la revoca, della chiusura della Filiale,mantenendo in ogni caso la presenza del Bancomat , le ricadute per gli uffici e la popolazione saranno gravissime, avuto riguardo al fatto che lo sportello delle Poste non è i grado, con due soli addetti, di fare fronte alle numerose richieste dei cittadini”.
In passato Unicredit ha chiuso anche la filiale di Piazza Gerardo Noceto, nel quartiere di San Michele motivando la decisione per esigenze di ristrutturazione delle filiali.
“Occorre con urgenza – conclude Craparo – assumere iniziative, chiedendo un incontro con la direzione generale di Unicredit,tramite la direzione di Unicredit Sciacca e Unicredit sede provinciale.
Diversamente non resta altro che sperare sulla mobilitazione degli abitanti della Perriera o nella presentazione di una interrogazione al Ministro dell’economia, individuando chi, in uno dei due rami del Parlamento , si attivi attraverso lo strumento appena citato o altri da studiare”.