I militari del Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Sciacca, su ordine della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a 9 decreti di sequestro penale preventivo emessi dall’Ufficio del gip del Tribunale di Sciacca riguardanti aree demaniali marittime site nelle località “San Marco” del Comune di Sciacca e “Lido Fiori” di Menfi per complessivi 1.350 metri quadri, che sarebbero state occupate abusivamente in assenza di idonei titoli concessori.
La prima operazione, eseguita il 4 luglio scorso nella spiaggia “Lido Fiori” di Menfi , ha riguardato il sequestro di 30 “postazioni balneari” costituite da 30 ombrelloni, 60 sdraio e un pattino di salvataggio che, rinvenuti installati sulla spiaggia, occupavano 350 metri quadri di arenile senza alcun titolo autorizzatorio (e quindi senza pagamento dei dovuti tributi concessori), essendo stati posti a servizio esclusivo di un esercizio commerciale che, di fatto, aveva creato una vera e propria struttura balneare abusiva. Veniva pertanto intimato ai gestori dell’esercizio commerciale l’immediato sgombero dell’area demaniale occupata abusivamente e delle “postazioni balneari” poste in un tratto di spiaggia di notevoli dimensioni, noto per la propria bellezza ed annualmente insignito del riconoscimento della “bandiera blu”.
La seconda operazione, portata a compimento in questi giorni nella località “San Marco” di Sciacca, scaturisce da una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica – iniziata nel marzo scorso – durante la quale è stata posta al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che si è anche avvalsa di un consulente eecnico, ingente documentazione tecnica (tra cui mappe catastali, concessioni demaniali, estratti planimetrici); l’attività di analisi e di indagine ha permesso di appurare l’arbitraria occupazione, in assenza di qualsivoglia titolo concessorio, di un’area demaniale di 1.000 circa, estesa su un fronte mare di 200 metri circa, utilizzata come pertinenze ed estensione di 8 abitazioni private.
Nello specifico, parte delle aree in questione erano state adibite a giardini privati e solarium con prato sintetico, sdraio, ombrelloni e pavimentazione con lastre di cemento; allo stesso tempo, sarebbe stata appurata la realizzazione sulla spiaggia di 8 scale private di accesso al mare previo sbancamento delle dune di sabbia esistenti sul tratto di arenile di San Marco, alcune delle quali realizzate in calcestruzzo. In un caso, sarebbe stata privatizzata un’intera porzione di strada, con l’affissione abusiva di cartellonistica riportante l’indicazione “proprietà privata”.
Le opere sarebbero state realizzate abusivamente e sono state sottoposte a sequestro preventivo da parte del gip presso il Tribunale di Sciacca su richiesta della Procura della Repubblica di Sciacca.
Ai 15 soggetti ritenuti responsabili sono stati contestati i reati di abusiva occupazione ed invasione di spazio demaniale marittimo.
Tali operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca, inserite nell’ambito dei controlli svolti dalla Guardia Costiera di Sciacca in ossequio alla direttive del Compartimento Marittimo di Porto Empedocle e del Centro di Controllo Ambientale Marino della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, sono volte a contrastare l’abusivismo indiscriminato sul demanio marittimo e sono finalizzate non solo alla tutela dell’ambiente costiero, ma anche a garantire la fruibilità del demanio marittimo da parte della collettività.