Il periodo d’inizio autunno, in Sicilia, spesso si caratterizza per l’intensa attività nei terreni agricoli, soprattutto per le olive e le arance.
Il Comando Provinciale dell’Arma di Agrigento ha disposto l’attuazione di un controllo straordinario nella campagne del territorio che nel periodo autunnale si caratterizza per l’intensa attività legata alla raccolta di olive e arance. Nell’operazione sono stati coinvolti circa venti militari dell’Arma, che hanno effettuato verifiche in varie aziende agricole.
Due riberesi sono stati arrestati dai carabinieri e posti ai domiciliari , accusati di caporalato e furto aggravato. Sono accusati di avere condotto, con un furgone, cinque tunisini in un uliveto nel quale gli extracomunitari avrebbero raccolto le olive. La campagna non è di proprietà degli indagati, Ubaldo Schifani, di 57 anni, e Giuseppe Catanzaro, di 43.
Al momento dell’arrivo dei Carabinieri di Sciacca nei poderi dell’azienda agricola di Ribera, gli operai che erano intenti a lavorare, alla vista delle uniformi, hanno cercato di sottrarsi al controllo dandosi alla fuga tra i campi. Il tentativo è stato vanificato grazie all’efficace dislocazione del dispositivo messo in campo dai Carabinieri che ha subito permesso di fermare i fuggitivi.
Si accertava infatti che i due soggetti, oltre che a sfruttare lo stato di bisogno e di indigenza dei 5 giovani stranieri, li facevano lavorare senza nessun rispetto delle norme sulla sicurezza, con orari difformi da quelli previsti dai contratti e con una paga irrisoria.
I 5 giovani invece, sono risultati privi del permesso di soggiorno e pertanto denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio della Stato.