Da quest’anno, su invito della presidente della Fondazione de Le Vie dei Tesori, Laura Anello, Michele Ruvolo ha assunto il coordinamento dei comuni agrigentini che aderiscono al festival dei borghi de Le vie dei tesori.
Già nella scorsa primavera, si è provveduto ad individuare quali potessero essere i luoghi e le esperienze da proporre ai visitatori, nei diversi comuni coinvolti. Borghi di straordinaria bellezza e di storia, da tempo impegnati a combattere il fenomeno dello spopolamento. A Caltabellotta, oltre ai meravigliosi monumenti, si è pensato al complesso dove, trent’anni fa, grazie al lavoro della professoressa Angela Scandaliato, era stata individuata la sinagoga e la splendida casa rabbinica. Grazie al contatto con lo storico locale Enzo Mulè, è sta possibile ottenere il permesso dei proprietari. Da quel momento, è stata una corsa per consentire la fruizione. Tanti volontari si sono sbracciati per ripulire i locali disabitati da decenni e per liberare dalle erbacce e dalla sporcizia il cortile interno. Beatrice Caruso, Giusy Turturici, Elena Albiolo , Giusy D’Antona, Vincenzo e Michele Intermaggio, Calogero e Salvatore Amato, Paolo Vetrano, i ragazzi del servizio civile della Pro Loco e Accursio Castrogiovanni, hanno lavorato senza sosta. Dal 20 agosto, circa 600 visitatori provenienti da tutta la Sicilia. Un successo sperato, ma, al tempo stesso, inaspettato. Segno che anche l’arte e la cultura rappresenta un importantissimo strumento per la ripresa dei piccoli centri. Bisogna riconoscere il merito del sindaco Calogero Cattano e del vicesindaco Biagio Marciante di avere creduto nell’iniziativa, aderendo al progetto dell’associazione dei Borghi dei tesori, già nel 2021, all’atto della sua costituzione. Negli ultimi giorni, si è accesa anche l’attenzione dei media nazionali e, dopo anni di silenzio, sono riprese le ricerche. Lunedì scorso, Domenico Macaluso, sub e ispettore dei Beni Culturali della Regione Siciliana, si è immerso all’interno dell’antico pozzo delle abluzioni alla ricerca delle antiche vasche per i bagni rituali. Serviranno nuove ricerche, ma sono state individuate delle strutture che devono essere studiate.