Tornera’ prestissimo a suonare la campanella. E’ alle porte il nuovo anno scolastico che riparte dopo i due anni di pandemia da un nuovo vademecum per il Covid. Un protocollo alleggerito e che tiene conto della nuova fase che si sta vivendo.
Ne abbiamo parlato con la nuova dirigente dell’I.I. S.S. Daniela Rizzuto che da quest’anno guidera’ l’istituto saccense. Un ritorno a casa per il dirigente scolastico che fino lo scorso anno aveva guidato l’Istituto Comprensivo di San Giuseppe Jato.
Per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza,
non si dovranno più indossare le mascherine, restano solo le Ffp2 per i soggetti fragili e quindi più a rischio di sviluppare una forma grave di Covid. Le scuole dovranno lasciare a disposizione i gel per le mani e assicurarsi di sanificare e aerare gli ambienti.
Tornano in classe i docenti e il personale non vaccinati. Finito lo stato d’emergenza e l’obbligo di green pass di conseguenze possono tornare a lavoro quegli insegnanti e collaboratori che non si erano vaccinati. Per quanto riguarda la quarantena, rimarrà a casa solo lo studente con i sintomi da Covid. Basta quarantena per i contatti dei positivi o per i compagni di classe di uno o più alunni che si sono ammalati. Con febbre sopra i 37,5 gradi non si può entrare a scuola.
Addio anche didattica a distanza. La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022. Gli alunni positivi non seguiranno, quindi le lezioni a distanza.
È consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con raffreddore, in buone condizioni generali, che non presentano febbre. Il ministero dell’Istruzione spiega che «nei bambini raffreddore è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre». E aggiunge che «gli studenti possono frequentare in presenza indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi».