Sembra di essere tornati agli anni in cui qualcuno si sarebbe voluto incatenare ai ficus di piazza Scandaliato per impedirne la rimozione. A Ribera, però, nessuna Soprintendenza è intervenuta per definire le radici “sculture naturali”. Succede così che l’Amministrazione Pace sta sopprimendo arbusti su arbusti. Diverse le ragioni: in qualche caso sono alberi diventati troppo grandi (e, dunque, pericolosi). D’altronde alla villa comunale un grosso ramo si è staccato dalla corteccia rovinando per terra. Se in quel momento sotto ci fosse stato qualcuno si sarebbe potuto fare molto male. C’è poi la questione dell’impianto radicale. Pare, stando a quanto riferisce l’amministrazione, che questo pregiudichi le tubazioni idriche del sottosuolo e i cavi che alimentano i vari servizi a domanda individuale (cavi elettrici o telefonici). Le perplessità, comunque, stanno alimentando il dibattito soprattutto sui social. Quello in corso non è certamente un intervento di potatura, e le motoseghe pare che stiano agendo in maniera indiscriminata. Non la pensa così l’assessore al ramo. Daino, secondo il quale il predetto intervento era più che necessario. Fatto sta, comunque, che Ribera sta perdendo una connotazione piuttosto ampia del patrimonio del proprio verde pubblico. E questo anche se le radici, in qualche caso, hanno danneggiato marciapiedi e strade. Che adesso dovranno essere ripristinate.
Le radici creano problemi: motoseghe fanno strage di alberi a Ribera
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