In 180 pagine di ordinanza di custodia cautelare il Gip del Tribunale di Sciacca ricostruisce le vicende riguardanti l’operazione antidroga “Street Food” che avrebbe sgominato un fiorente smercio di droga destinata a giovani, in particolare Belicini. In carcere sono finiti Giuseppe Sanzone, di 39 anni, e Daniel Tabbone, di 23 anni, entrambi di Menfi. Domiciliari per Giulia Nigrelli, di 21 anni, Calogero Friscia, di 23 anni, Emanuele Gambino, di 31 anni, e Giovanni Pilo, di 22 anni. Sono tutti di Menfi tranne Gambino che è di Sciacca. Ordinanza, ai domiciliari, non è stata notificata perchè l’indagato, Kevin Governale, di 23 anni, di Santa Margherita Belice, si trova all’estero, ma sta per rientrare nel centro belicino. Le figure principali sarebbero quelle di Sanzone e Tabbone. L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Street food” poiché i corrieri, residenti tra Menfi e Santa Margherita di Belice, per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi dei quantitativi di droga, facevano riferimento a “cene, cibi di strada e fast food”. La cosa che è apparsa più sconcertante è che il sodalizio in questione a volte impiegava nelle illecite attività anche due ragazze infra-quattordicenni, sia come corrieri sia come assuntori finali delle sostanze stupefacenti. Questi fatti verrebbero contestati a Sanzone. I carichi di droga, durante i viaggi da Palermo a Menfi, sarebbero stati di sovente nascosti dentro le autovetture utilizzate ma, in alcuni casi, anche all’interno degli indumenti intimi delle giovani ragazze. Si stima che in circa tre mesi, gli indagati abbiano movimentato sulle piazze di spaccio vari chili di hashish ed alcuni etti di cocaina, la maggior parte destinati ai più giovani, per un giro di affari complessivo di circa 200.000 euro.