Altri controlli, ulteriori perquisizioni. I funzionari della Direzione Investigativa Antimafia sono tornati a scartabellare tra i documenti contenuti all’interno di un magazzino di proprietà di Giovanni Franco Becchina, l’imprenditore e mercante d’arte di Castelvetrano a cui la magistratura ha sequestrato i beni, compresa la rinomata azienda produttrice dell’Olio Verde. Becchina è accusato di avere avuto contatti con il superboss latitante Matteo Messina Denaro. È ancora mistero, intanto, sull’incendio che lo stesso giorno del sequestro dei beni è divampato nell’ala privata ha subito questa settimana tutto il sequestro dei beni perché lo si ritiene in contatto con la famiglia mafiosa dei Messina Denaro. Il giorno del sequestro dei beni, tra cui un castello e l’azienda Olio Verde, c’era stato un incendio di documenti nell’ala di Palazzo Pignatelli abitata dal ricco mercante di opere d’arte.