Assolto in appello per non aver commesso il fatto dall’accusa di rissa e lesioni a Porto Palo di Menfi Pietro Caracci, di 33 anni. I giudici d’appello hanno riformato la sentenza di primo grado del giudice monocratico del Tribunale di Sciacca che aveva condannato Caracci al pagamento di una multa di 650 euro per una vicenda che si è svolta durante i festeggiamenti della notte di Ferragosto del 2017, a Porto Palo di Menfi.
Due giovani avrebbero litigato scatenando una maxi rissa. Fra gli identificati (la maggior parte sono scappati) solo tre finiscono a processo: due minorenni e Caracci. Il procedimento in capo ai due minori presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo si è concluso con il proscioglimento di entrambi.
Caracci, invece, è stato citato dalla Procura di Sciacca per rissa e lesioni. La tesi dell’avvocato Giuseppe Cusumano, difensore del trentatreenne, accolta dai giudici di appello, è consistita nel dimostrare che il giovane si fosse limitato a dividere i ragazzi che hanno preso parte a questa rissa e che le lesioni subite da uno di loro derivassero da un unico colpo sferratogli al volto da uno degli altri partecipanti.
Caracci, senza minimamente reagire, ha sottolineato l’avvocato Cusumano, si è allontanato in cerca di soccorsi. Avendo riportato lesioni si è fatto medicare dal personale dell’autoambulanza e identificare dai carabinieri intervenuti sul posto. La Corte di Appello, accogliendo la tesi difensiva, ha assolto Caracci per non aver commesso il fatto.
Nella foto, l’avvocato Giuseppe Cusumano accanto al palazzo di giustizia di Palermo.
