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“Memoria Nostra” oggi a Castelvetrano con Piantedosi e la teca dei resti dell’auto di Falcone

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Si è svolta oggi a Castelvetrano “Memoria Nostra”, un progetto di legalità realizzato in onore di chi ha sacrificato la propria vita per combattere la mafia.

Nel corso della manifestazione è stata svelata la teca che custodisce i resti della “Quarto Savona Quindici”, l’auto della scorta di Giovanni Falcone sulla quale, il giorno della strage di Capaci, si trovavano i poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

“Il 25 Aprile – chiarisce
l’ideatrice e organizzatrice di Memoria Nostra, Elena Ferraro – è la festa nazionale della Repubblica Italiana, un giorno simbolico di resistenza ai regimi totalitari del novecento. Proprio perché il vissuto di ogni popolo è intriso di simboli, abbiamo pensato di accogliere la teca, che simbolicamente contiene i resti della “distruzione”, nello stesso giorno della festa della Liberazione, perché con la cattura di Messina Denaro speriamo di essere stati liberati anche dal regime mafioso”.

Alla cerimonia presente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha così commentato: “Ho aderito con piacere all’invito del sindaco di Castelvetrano, che con un gesto simbolico, ha scelto di affidare la celebrazione del 25 aprile, festa nazionale della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ai resti della Quarto Savona Quindici, resti “vivi”, resti che ci “parlano”.

“La negazione della libertà, individuale e collettiva, è una minaccia da cui dobbiamo preservare le generazioni future. Liberazione, significa risvegliare le nostre coscienze e rammentarci che democrazia e libertà non sono assunti da dare per scontati. Per questo ho voluto celebrare la Liberazione proprio qui oggi, il luogo in cui si sono radicati gli interessi di quello che è considerato l’ultimo boss della stagione stragista della mafia e che ha il diritto di rivendicare l’affrancamento da quel condizionamento e di costruire benessere per tutti i suoi cittadini”.

Con il ministro è arrivato anche il prefetto Francesco Messina che guida la divisione Anticrimine della Polizia di Stato. C’era anche il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici. Molti gli amministratori comunali presenti tra i quali quelli dei centri agrigentini del Belice. Ad accogliere tutti il sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano.

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