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Caro-affitti, gli studenti a Schifani: “Residenze universitarie in beni confiscati”

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Il rincaro dei prezzi per gli affitti di una singola stanza costituiscono una criticità che interessa buona degli studenti fuori sede, costretti a trasferirsi in un’altra città per studiare senza dover necessariamente viaggiare ogni giorno, percorrendo non pochi chilometri, per raggiungere i poli didattici. 

Come se non bastasse, gli appartamenti che vengono proposti in affitto agli studenti sono, in parte, malmessi. Il caro-affitti non ha colpito solo il nord-Italia, dove già da diverse settimane è iniziata una protesta che vede numerosi studenti accampati con delle tende negli spazi all’aperto degli atenei, ma anche la città di Palermo. Anche in questo caso alcuni studenti hanno aderito alla protesta accampandosi con le tende nel viale dell’università, non ottenendo però nessun riscontro dalle istituzioni territoriali. 

I rappresentanti dell’associazione studentesca “Intesa Universitaria” hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Girolamo Turano. 

Sebbene gli incrementi di costo registrati nelle principali città del nord e del centro Italia non abbiano colpito in modo così marcato la Sicilia – scrivono gli studenti -, tale fenomeno qui si abbatte su un contesto socio-economico già martoriato, all’interno del quale il mercato privato di immobili da concedere in locazione per gli studenti universitari è in maggioranza composto da appartamenti fatiscenti”.

Grazie al lavoro svolto dal nostro consigliere di amministrazione Giorgio Gennusa durante l’ultima seduta del cda dell’Ersu di Palermo – continuano – siamo riusciti ad innalzare la soglia Isee di partecipazione al concorso da 21.500 euro a 22.500 euro. Seppur ciò rappresenti indubbiamente una fondamentale garanzia ulteriore per i giovani siciliani, non possiamo ritenerci pienamente soddisfatti; le esigenze e i disagi degli studenti continuano visti i recentissimi incrementi del costo dei canoni di locazione per tutti gli studenti universitari e non solo. Allo stesso tempo, non sono ancora sufficienti i posti letto che l’Ersu di Palermo mette a disposizione a favore degli aventi diritto. Si presenta perciò la necessità di incrementare ulteriormente e progressivamente la dotazione attualmente prevista, nonostante i 144 posti in più messi a Bando nel prossimo anno accademico, in considerazione dell’amplia platea di idonei potenzialmente beneficiari”. 

“Una possibile soluzione a tal fine, potrebbe esser quella di convertire l’uso dei beni confiscati, come ad esempio l’Hotel San Paolo Palace di Palermo, in residenze universitarie. Sono necessari inoltre interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria all’interno delle strutture universitarie già esistenti, al fine di garantire una maggiore sicurezza e salubrità delle stesse”.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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