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Comune di Sciacca

Consiglio comunale di Sciacca, il Carnevale inasprisce i toni tra opposizione e sindaco

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Tutti avevano previsto una seduta molto accesa del consiglio comunale di ieri sera e non solo perché all’ordine del giorno vi era la discussione sull’ultimo Carnevale, ma le previsioni sono state smentite dai toni assai più forti di quelli immaginati. La seduta più lunga del consiglio comunale dall’insediamento di 12 mesi fa di Fabio Termine, ha sancito definitivamente una rottura netta tra l’opposizione e il primo cittadino che in aula, cosa risaputa, non ha i numeri e dunque, forza per gestire in autonomia l’azione amministrativa.

E se il clima di collaborazione, tanto invocato, aveva finora funzionato a tratti, la discussione sul parco commerciale prima e dopo sul Carnevale, hanno fatto emergere lo scontro cristallizzatosi in un vero e proprio botta e risposta tra i consiglieri dei gruppi di opposizione e Termine che visibilmente nervoso e agitato, ieri sera in aula ha più volte lamentato il clima da processo. Termine ieri sera ha praticamente battibeccato con una interlocuzione “tete a tete” con i tanti dagli scranni alla sua destra. Da Ignazio Bivona a Calogero Bono, da Filippo Bellanca a Raimondo Brucculeri e perfino con il suo ex compagno di Mizzica, Giuseppe Catanzaro al quale ha ricordato di dovere spiegazioni ai suoi elettori.

Un atto d’indirizzo alla fine, e’ stato presentato dall’opposizione con il quale si impegna l’amministrazione comunale ad adoperarsi per la costituzione della Fondazione Carnevale, a progettare un nuovo format della manifestazione Carnevale sulla base delle normative al fine di fare svolgere la festa nel centro storico, a strutturare e promuovere un evento estivo nel quartiere Perriera nel circuito già collaudato, a valutare la possibilità che sia il Comune a gestire i ticket d’ingresso in modo che l’evento determini minori costi per l’ente.

Atto d’indirizzo votato soltanto dai consiglieri di opposizione che lo hanno presentato, mentre non hanno votato i consiglieri di maggioranza per protesta, perchè non e’ stata consentita una sospensione per una più attenta valutazione.

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