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Comune di Sciacca

Marinerie sul piede di guerra a difesa della pesca a strascico (Video)

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Si e’ svolta a Sciacca stamattina la giornata di mobilitazione nazionale di tutte le marinerie italiane contro l’ultimo piano d’azione dell’Unione Europea, quello che prevede,
entro il 2030, una forte limitazione della pesca a strascico.
Cooperative, imprese di pesca e organizzazioni sindacali come Cgil, Cisl, Uil, Agci, Legacoop, Federpesca, Confcooperative e Coldiretti, hanno riunito le loro forze per protestare contro quello che hanno definito come «l’ennesimo provvedimento assunto
sopra la testa di migliaia di lavoratori».

Il 20% dell’intera pesca italiana è improntata sulla pesca a strascico, in Sicilia sono 500 i pescherecci impegnati.
«Purtroppo le decisioni prese in Europa continuano a non tenere conto di ciò che accade nel Mediterraneo», ha detto Tonino Russo, segretario regionale della Flai-Cgil.
«Se queste misure – ha aggiunto Gianfranco Blanda della Fai-Cisl – sono adottate per motivi ambientali, questo scaturisce da una logica superficiale, che non si tiene conto degli aspetti occupazionali di una storia millenaria come quella della pesca».
«Bruxelles sappia che i nostri pescatori lavorano in modo responsabile, non hanno alcun interesse a pregiudicare la salubrità del mare, occorre che Bruxelles questo finalmente lo comprenda», ha concluso Antonio Pensabene, di Uila-Pesca.
Alla manifestazione di oggi a Sciacca era presente anche il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro: «Stavolta – ha detto – a Palermo e a Roma c’è la stessa maggioranza di centrodestra. I loro rappresentanti hanno la forza necessaria per dimostrare, nei confronti dell’Unione Europea, di volere difendere un settore produttivo strategico come quello della pesca».

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