Anniversario oggi per Fabio Termine e la sua giunta. Era il 27 giugno 2022 quando la città di Sciacca ha eletto Termine sindaco della citta’.
Il trentaduenne dottore in giurisprudenza è stato eletto al secondo turno succedendo a Francesca Valenti. A capo di 4 liste, tra le quali quella del Pd e di Mizzica, movimento da lui fondato. Al ballottaggio ha battuto lo sfidante Ignazio Messina, oggi presidente del consiglio comunale di Sciacca, candidato invece con 6 liste, tra cui quella di Fratelli d’Italia. Termine ha ottenuto il 53% dei voti, ma ritrovandosi la minoranza in aula.
Consigliere comunale uscente, Termine si era candidato alla carica di primo cittadino senza successo anche nel 2017.
Lo sfidante Messina, pur riconoscendo la sconfitta al ballottaggio, ha poi confermato ricorso al Tar contro il risultato del primo turno, quello che lo aveva visto fermarsi al 39,9%, ad un passo dalla vittoria al primo turno. Ne e’ scaturita una vicenda giudiziaria che si e’ conclusa in primo grado con la pronuncia del Tar di Palermo dello scorso 24 marzo che ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato da Messina confermando Fabio Termine sindaco di Sciacca. Messina, nel frattempo, ha scelto di continuare la sua battaglia presentando ricorso al Cga e chiedendo di ricontare i voti di tutte le sezioni e non solo di una parte, come avvenuto fino ad oggi.
In questi mesi, intanto, in aula Termine ha perso anche qualche coccio come il consigliere Giuseppe Catanzaro, eletto nelle fila di “Next” e che poi ha lasciato la maggioranza dichiarandosi indipendente, mentre ha conservato integra la squadra assessoriale della prima nomina: Gianluca Fisco, Valeria Gulotta, Salvino Patti, Francesco Dimino, Agnese Sinagra e Francesco Sabella. Termine ha trattenuto per sé le importanti deleghe a turismo e spettacolo e lavorato in questi mesi al ritorno del Carnevale di Sciacca, svolto poi fuori dal suo tempo naturale a maggio scorso e nel quartiere della Perriera.
Termine, dunque, indossa la fascia da 365 giorni e temi nevralgici saranno il suo banco di prova nei prossimi mesi dai problemi irrisolti come Terme di Sciacca, parcheggi e viabilità in centro storico, bilancio, ancora i rapporti con Aica e la sanità e poi la tenuta politica. Insomma, l’amministrazione Termine sarà ora chiamata a fare vedere cosa vuol fare da grande.