Si accorciano (si fa per dire) i tempi per l’approvazione del bilancio di previsione 2017 del comune di Sciacca. Il recente incidente di percorso, scaturito dalla necessità di individuare al più presto 1,2 milioni di euro dopo lo slittamento al 2019 della sentenza del Tribunale di Palermo sul completamento della transazione Eas, ha costretto l’amministrazione a iniziare una nuova corsa contro il tempo che, almeno pare, si è già concretizzata attraverso gli accertamenti effettuati sull’IMU non riscossa dal comune a partire dal 2012. Accertamenti che, sulla base delle previsioni stimate, permette di poter riapprovare lo strumento finanziario in Giunta. Cosa che, com’è noto, era già stata fatta, salvo poi costringere Francesca Valenti a tornare sui propri passi. Inevitabilmente il bilancio sarà approvato nel 2018. Ma pare che già ai primi di gennaio la giunta sarà in condizione di chiudere questa partita. Tecnicamente è un bilancio di previsione, ma praticamente è un rendiconto. Le eccessive incertezze riguardanti i trasferimenti dei livelli superiori di governo da anni, ormai, impedisce (almeno a Sciacca, non ad esempio a Ribera) di varare il bilancio in tempi ragionevoli. Punto sul quale i comuni inadempienti da mesi sono commissariati. Col rischio che l’inadempimento, almeno sulla carta, stabilisce la sanzione dello scioglimento degli organismi amministrativi.
Bilancio di previsione: nuovi accertamenti IMU (a partire dal 2012) permettono di recuperare il milione e 200 mila euro mancante
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