La fine di ottobre porta via anche l’ora legale. Alle 3 della notte tra il 28 e il 29 ottobre dovremo spostare le lancette indietro di 60 minuti.
Secondo quanto calcolato da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro. Terna, inoltre, sottolinea come i benefici dell’ora legale riguardino anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate.
Secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, nel 2023, considerando il periodo di ora legale da domenica 26 marzo a domenica 29 ottobre, il costo del kilowattora medio per il “cliente domestico tipo in tutela” è stato di circa 24,5 centesimi di euro al lordo delle imposte.