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Comune di Sciacca

Carmina: “Dopo le manifestazioni di popolo ancora nulla per l’Ortopedia nell’Agrigentino”

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“Dopo le manifestazioni di popolo a cui ho partecipato attivamente sulla buona sanità agrigentina, non vedo ancora soluzioni e spiragli concreti alla messe di criticità in atto per i cittadini che si interfacciano con gli ospedali della nostra provincia. C’è stata una dichiarazione abbastanza scontata del Presidente Schifani che, a seguito delle manifestazioni di Sciacca e Petralia Sottana, ha assicurato genericamente sul mantenimento dei due nosocomi ma nella realtà vedremo quali atti concreti questo governo regionale, finora incapace di normalizzare la situazione e di evitare disagi quotidiani ai cittadini. Permangono le mie perplessità sull’operazione “ortopedia” del San Giovanni di Dio di Agrigento”.

E’ quanto afferma l’onorevole Ida Carmina, parlamentare nazionale dei Cinque Stelle ed ex sindaco di Porto Empedocle.

“È di questi giorni che il quinto medico ortopedico ha lasciato la sanità pubblica – aggiunge Ida Carmina – ed in dotazione organica rimangono solo 2 ortopedici tra l’altro, pare esonerati da poter effettuare interventi. La novità è che il direttore dell’Uoc di Ortopedia di Sciacca, il dottore Tulumello fa la spola pure su Agrigento. Davvero encomiabile, ma temiamo non possa reggere al numero massiccio di assistiti di un Dea di primo Livello. La situazione rimane emergenziale e il Commissario dell’Asp di Agrigento sta portando avanti una esternalizzazione attraverso una società esterna, che dovrebbe reclutare ortopedici e infermieri, sostanzialmente siamo a medici reperiti in regime “interinale”.”

Per l’onorevole Carmina “i super manager dell’Asp provinciale ed il governo Schifani non riescono a cambiare la situazione colma di disservizi e falle e le soluzioni proposte, vedi quella dei medici argentini o domani il personale interinale, non offrono adeguate rassicurazioni. La gente soffre e vede violato il diritto alla salute. Si faccia chiarezza e si trovino soluzioni reali per tutti gli ospedali siciliani e provinciali onde mettere fine all’emergenza perché così a tirare a campare, non si arriva neanche ai minimi dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Certo è che occorre procedere senza ulteriori ritardi – aggiunge – alle assunzioni ed alla stabilizzazione di tutto il personale sanitario”.

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