Il Tribunale Penale di Sciacca, in composizione collegiale, ha assolto perché il fatto non sussiste un riberese, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, accusato di violenza sessuale e di cessione di sostanze stupefacenti in danno di un minore, nel corso di ripetute occasioni risalenti al periodo 2004/2013.
La vicenda è venuta alla luce anni fa mentre il giovane era ospitato in una comunità per tossicodipendenti ed aveva raccontato agli esperti operatori di essere stato vittima, in anni precedenti, di violenze sessuali da parte dell’imputato, con contemporanea assunzione di varie sostanze stupefacenti.
Sentita la parte offesa dalla pg, con l’assistenza di una psicologa, svolte le indagini preliminari e assunte alcune sommarie informazioni, la Procura della Repubblica di Sciacca aveva chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio dell’imputato.
Davanti al tribunale collegiale, nel corso del lungo processo, sono stati sentiti la persona offesa e alcuni parenti della stessa, gli operatori della comunità, parenti amici e vicini di casa dell’imputato, medici.
L’imputato, esaminato in contraddittorio, ha protestato la sua innocenza, ritenendosi del tutto estraneo alle accuse.
Il pubblico ministero, al termine di una articolata requisitoria, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato per non essere stata raggiunta la prova della responsabilità penale. Mentre le parti civili hanno concluso chiedendo la condanna alle pene di legge, al risarcimento del danni e al rimborso delle spese legali.
Nella stessa udienza di ottobre il difensore dell’imputato ha depositato una corposa memoria difensiva, riportando testualmente le più pregnanti risultanze dibattimentali.
Nel corso della discussione l’avvocato Giovanni Vaccaro ha illustrato anche oralmente le buone ragioni dell’accusato, chiedendo la assoluzione dello stesso con formula piena.
Nel pomeriggio di ieri il Tribunale, uscendo dalla camera di consiglio, ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste.