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Cuccia e arancine anche per gli assistiti dalla San Vincenzo oggi a Santa Margherita Belice

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Un pomeriggio dedicato a Santa Lucia martire cristiana siciliana venerata da tutti, a Santa Margherita Belice. Il volontariato Vincenziano, guidato da Giovanni Morreale, e la cooperativa Quadrifoglio con il progetto “Nessuno Escluso” hanno portato avanti la tradizione della cuccia. Santa Lucia, Santa miracolosa, viene invocata da sempre per la protezione della luce degli occhi e del cuore.

“Grazie di cuore alle volontarie Vincenziane, agli operatori, che ci hanno consentito di portare avanti una bella iniziativa”, dice Morreale.

A Santa Margherita di Belice accanto agli ultimi i volontari della San Vincenzo che aiuta circa 500 persone disagiate. Il volontariato Vincenziano assiste ben 150 famiglie pari a circa 500 unità e tra questi molti extracomunitari in un momento in cui la crisi è molto elevata. Moltissimi si rivolgono alla San Vincenzo e trovano sempre le porte aperte.

L’associazione opera nella cittadina di Santa Margherita di Belice sin dal 1934.

“Oltre la distribuzione dei generi di prima necessità  come la pasta, latte, olio, legumi, pelati,  formaggio, farina e carne in scatola che ci vengono forniti dal Banco delle Opere di Carità, e di indumenti donati dalla generosità dei margheritesi e di alcuni negozianti – dice Morreale – i componenti del gruppo sono sempre pronti ad aiutare coloro che si rivolgono a noi. Presso la sede  è aperto il Centro d’Ascolto, vengono fatte le visite domiciliari alle persone sole, agli anziani, alle famiglie in particolari situazioni. La San Vincenzo ha molto a cuore il problema dei disoccupati. Per loro vengono organizzati vari corsi: di cucito, di ricamo, di pittura, di cucina. Il nostro obiettivo è dare loro alcune competenze che poi possono sfruttare nella ricerca di un futuro lavorativo”. 

Nella foto, Giovanni Morreale accanto alla cuccia e alle arancine

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