Il Tribunale Penale di Sciacca, in composizione monocratica, ha assolto perché il fatto non sussiste i medici psichiatri dell’Ospedale di Sciacca Sergio Bivona e Giovanni Speziale, nonché gli infermieri del reparto Giuseppe Magro, Rosa Termini, Antonina Vaiana e Antonino Gisone, accusati di omicidio colposo in danno di un anziano paziente, ricoverato dal 3 al 10 dicembre 2015, giorno in cui si è suicidato nella stanza di degenza.
I sei sanitari, di turno quel giorno, erano stati rinviati a giudizio nel 2017 perché “in cooperazione colposa” avrebbero concorso nel decesso del paziente, per colpa professionale grave nell’attività di sorveglianza e cura del degente e nella violazione dei regolamenti e dei protocolli vigenti in materia.
Nel corso della lunga istruttoria dibattimentale, sono stati prodotti tanti documenti e sono stati esaminati vari testi di accusa e difesa, tra i quali vari altri medici ed infermieri.
In sede di discussione, al termine di una articolata requisitoria, il pm ha chiesto la assoluzione, stante l’incertezza della prova sui fatti di cui al capo di imputazione.
Ed invece, la parte civile aveva insistito, nell’interesse dei figli della vittima, nella condanna degli imputati alle pene di legge, nonché al risarcimento del danno, oltre alle spese legali.
L’assoluzione è stata chiesta anche dai difensori degli imputati, avvocati Giovanni Vaccaro, Sergio Indelicato ed Aldo Rossi. I legali hanno sostenuto in particolare che non vi fossero state condotte omissive penalmente rilevanti e collegate causalmente all’evento.
Il Tribunale ha assolto tutti gli imputati con la formula piena, perché il fatto non sussiste.