Per i legali del senatore Tonino D’Alì celebrare nuovamente il giudizio di appello non aggiungerà nulla al processo.
Ieri sera la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del pg Nico Gozzo, annullando, con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di Palermo, la sentenza con la quale nel 2016 i giudici avevano dichiarato prescritto, per una parte, sino al 1994, e assolto, per il periodo successivo sino al 2011, il senatore Tonino D’Alì dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
“Ci troviamo – hanno commentato i due legali del senatore – di fronte ad un rinvio finalizzato a sollecitare la Corte di appello di Palermo a decidere nuovamente se ascoltare o meno testimoni in larga parte già escussi ed a meglio motivarne l’eventuale rigetto. Testimoni che, ove ammessi, nulla comunque potranno aggiungere a fatti già esaminati nei dieci lunghi anni di un processo abbreviato. Il che porterá ad altre lunghe attese, ulteriori costi per la giustizia e per giungere alla fine al punto di partenza: l’ennesima assoluzione”