Gli agricoltori di Sciacca sono in fermento a causa della mancata erogazione d’acqua per gli scopi irrigui dal lago Arancio. Questo bacino, condiviso con Sambuca di Sicilia, Menfi e Santa Margherita, è al centro di una manifestazione di imprenditori agricoli che temono il collasso delle coltivazioni.
La protesta e l’incontro con l’assessore
Stamattina, membri dell’associazione Terra è Vita hanno protestato al Comune, chiedendo un incontro con l’assessore all’Agricoltura, Francesco Dimino. L’imprenditore agricolo Nino Ciaccio, portavoce dell’associazione, ha lanciato l’allarme:
“La nostra produzione è a rischio di collasso, coinvolgendo carciofeti, piante ortive, agrumeti e frutteti“.
La situazione critica del lago Arancio
Il lago Arancio è sotto osservazione a causa della scoperta di un’algа tossica sui fondali la scorsa estate. Le analisi chimiche dell’Asp di Agrigento non hanno ancora garantito la salubrità dell’acqua. La mancanza di piogge, unita a questa problematica, minaccia l’intera produzione agricola della regione.
Alternative e preoccupazioni
C’è stata l’ipotesi di utilizzare l’acqua della diga Garcia, ma ciò non si è ancora concretizzato. L’assessore Dimino condivide le preoccupazioni degli agricoltori:
“L’intera produzione agroalimentare di Sciacca dipende dal lago Arancio. Senza una soluzione urgente, i danni saranno enormi“.
Ai microfoni di Risoluto.it l’assessore Dimino prospetta una soluzione, ma l’iniziativa deve essere assunta dagli assessori regionali all’Energia e all’Agricoltura.