La Corte di Cassazione a seguito delle conclusioni del Procuratore Generale che ha chiesto l’inammissibilità e le articolate conclusioni difensive dell’avvocato Francesco Di Giovanna, che ha sollecitato pure la declaratoria di inammissibilità del ricorso, con ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso che era stato presentato, mettendo fine ad una lunga storia iniziata a giugno 2014.
La vicenda è quella per la quale la Corte di Appello di Caltanissetta aveva assolto per non avere commesso il fatto con revoca di tutte le statuizioni concesse alle parti civili Milosan Radosavljevic, di 52 anni, serbo, accusato di una rapina avvenuta nel 2014 ai danni di Daniela Faraoni, attuale commissario dell’Asp di Palermo, e del figlio Leonardo Burgio, imprenditore e sindaco in carica di Serradifalco. In primo grado il serbo era stato condannato a 8 anni di reclusione.
Madre e figlio, nella loro villa di contrada Altarello, a Serradifalco, furono legati e imbavagliati da sei persone a volto coperto e armate di pistola che fecero irruzione nell’abitazione, portando via denaro e preziosi.
Le indagini condotte dai carabinieri di Caltanissetta e Serradifalco hanno portato a individuare diversi pregiudicati per i quali, tuttavia, l’accusa aveva chiesto l’archiviazione per la ritenuta insufficienza di prove.
Milosan Radosavljevic è tra gli imputati nel processo per rapine messe a segno nell’agrigentino, ed anche a Sciacca, nel 2015. A suo carico in quella vicenda c’è un furto a Santo Stefano di Quisquina. Il processo è ancora pendente al Tribunale di Sciacca.