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Colpo alla cosca di Salemi, affari con supermercati ed energia rinnovabile

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Sei persone sono finite in carcere, 5 ai domiciliari e ancora altre 12 sono state destinatarie di informazioni di garanzia: e’ il resoconto di una operazione portata a termine stamane tra le province di Trapani, Palermo, Como e Rimini dai militari del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Trapani, assieme ai colleghi di Palermo.
Le misure cautelari sono state emesse dal Tribunale di Palermo nei confronti complessivamente di 23 persone, indagate, a vario titolo, assieme in concorso fra loro, dei reati di associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione e autoriciclaggio.
Nell’indagine vi sono componenti della mafia di Salemi, alleati dell’ex latitante Matteo Messina Denaro, accusati di aver ripulito milioni di euro e di aver stretto una solida alleanza con le ‘ndrine calabresi.

L’organizzazione avrebbe anche cercato di acquisire, reinvestendo denaro sporco, 12 punti vendita della Coop Sicilia; di riciclare lire fuori corso per conto della ‘ndrangheta e di ripulire il denaro di Calogero John Luppino, il re delle scommesse clandestine online, altro fedelissimo dell’ex latitante.
Poi c’è la turbativa d’asta della gara, indetta dalla società di pubblico servizio che gestisce la rete e l’erogazione dell’energia elettrica sull’isola di Favignana, per la realizzazione di quattro linee di distribuzione in media tensione e due cabine di trasformazione di media/bassa tensione, in modo da far risultare vincitrice una società di due imprenditori mazaresi.
In questo contesto sono stati acquisiti gravi indizi relativamente al pagamento di somme di denaro da parte di due imprenditori di Campobello di Mazara per essere incaricati del trasporto del carburante necessario per il funzionamento della centrale termoelettrica di Favignana.

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