16.5 C
Comune di Sciacca

Crisi idrica, agrumicoltori di Ribera pronti a chiudere le aziende e organizzare presidio alla Regione

Pubblicato:

Una delegazione di agricoltori provenienti da Ribera e dagli paesi dell’areale di produzione dell’Arancia di Ribera Dop si è recata a Palermo, presso l’assessorato regionale dell’Agricoltura, per comunicare il pericolo di chiusura delle rispettive aziende agricole a causa dell’emergenza idrica, non trovando possibile andare avanti nello svolgimento delle loro attività, data la situazione di stallo in cui si versa.

I motivi della protesta sono stati segnalati dal presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera Dop, Salvatore Daino, alle autorità competenti, tra le quali il commissario straordinario del Consorzio di bonifica, Baldo Giarraputo, e il direttore generale, Dario Cartabellotta.

“Gli agricoltori – scrive Daino – hanno chiesto all’amministrazione regionale di farsi portavoce delle difficoltà delle loro aziende, ormai al collasso, al fine di salvare le colture e centinaia di posti di lavoro”. La richiesta è “l’erogazione dell’acqua, risposte certe in merito alle tempistiche e alle modalità di distribuzione della stessa e di essere aggiornati sulla programmazione degli interventi per la risoluzione dell’attuale crisi idrica”.

Nel corso dell’incontro con i vertici dell’assessorato Agricoltura, è stata annunciata da Daino, che ha accolto e condiviso l’allarme lanciato dagli agricoltori, l’intenzione di presidiare ad oltranza il palazzo della Presidenza della Regione, “mobilitando centinaia di agricoltori, qualora non arrivino risposte convincenti per la risoluzione della drammatica situazione in cui si trova Ribera e tutto il comprensorio dell’Arancia di Ribera Dop”.

Daino ha manifestato la sua vicinanza agli agricoltori e alle loro famiglie, “consapevole che il fallimento di un comparto così importante per il comprensorio rischierebbe di mettere in ginocchio l’economia di tutto il territorio con danni incalcolabili”. Pertanto, si è fatto carico di chiedere con urgenza tavoli tecnici a vari livelli per la risoluzione della crisi idrica.

E’ stata proposta, come soluzione per uscire dall’emergenza, la realizzazione di un’opera nuova, a monte del fiume Sosio, che consenta il riempimento della diga Castello per caduta, prescindendo dalle opere già esistenti.

Cartabellotta e Giarraputo, secondo quanto riferisce il consorzio, “hanno manifestato la loro massima attenzione per la risoluzione del problema ed espresso tutta la loro solidarietà agli agricoltori presenti, garantendo impegno per il superamento dell’emergenza e rendendosi disponibili ad incontri in loco con gli agricoltori”.

Articoli correlati

Articoli Recenti

La tua richiesta è stata inoltrata. grazie!

Unable to send.