I sindaci del vasto comprensorio Riberese che abbraccia anche Bivona e che presenta prodotti agricoli di pregio, dalle arance alle pesche, reduci dalla manifestazione di Palermo, davanti al Dipartimento Acqua e rifiuti, sostengono che i due milioni di metri cubi di acqua assegnati dalla diga Castello per scopi irrigui non sono sufficienti. Hanno elaborato, assieme al comitato Insieme per l’Acqua, una piano di richieste.
Chiedono la “revoca con effetto immediato, per ragioni di pubblico interesse, delle concessioni per la produzione di energia elettrica rilasciate in favore di Enel sul fiume Sosio Verdura medianti le centrali idroelettriche San Carlo, Favara di Burgio e Poggiodiana; l’attivazione immediata del trasferimento del flusso di acqua massimo possibile ad oggi dalla diga Gammauta mediante la cosiddetta “bretella” di
collegamento; l’attivazione immediata dei tre impianti di sollevamento, ad oggi gestiti dal Consorzio di bonifica Ag3, situati lungo l’alveo del Fiume Verdura”.
Ed ancora, il “rinnovo della convezione tra il Dipartimento delle Acque e il Consorzio di Bonifica Ag 3 per la
manutenzione dell’adduttore principale; l’aggiornamento dello studio di fattibilità relativo alla realizzazione della Diga sul “Valentino” già redatto dallo Studio Tecnico dell’ingegnere Quignones e associati, con contestuale impegno di affidamento della progettazione preliminare ed esecutiva; sfangamento e sistemazione delle vasche di decantazione della traversa Gebbia al fine di consentire una maggiore affluenza d’acqua alla diga Castello.
Intanto, come annuncia il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, i prossimi giorni e fino a una nuova riunione, già convocata per martedì 4 giugno, saranno particolarmente importanti.
I sindaci chiedono, inoltre, in maniera immediata, le riparazioni necessarie sull’adduttore Gammauta per le quali è stata firmata una convenzione. “Bisogna acquistare e installare tre motopompe sul fiume Verdura per non perdere quel quantitativo di acqua che c’è attualmente. Il commissario Cartabellotta ha riferito all’onorevole Pace che ci sono già i preventivi per piazzare queste motopompe che consentono di smistare alle varie vasche di smistamento. Questo consente in alcune zone di irrigare con l’acqua già disponibile. Inoltre – aggiunge Ruvolo – abbiamo chiesto di aumentare i volumi rispetto ai 2 milioni assegnati. Il ragionamento parte dai 9 milioni e 100 mila metri cubi nel Castello e 2 milioni e 100 mila che vanno al potabile. Sono 230 mila metri cubi al mese ed a maggio è già stata data per uso potabile. Ci sono le condizioni per aumentare l’acqua per uso irriguo e di riconsiderare anche la soglia di evaporazione. Si può arrivare ad aumentare la dotazione per uso irriguo ancora di un milione di metri cubi”.
L’Autorità di bacino, con l’ingegnere Santoro, ha fatto sapere che ci sarà probabilmente martedì una riunione tra la stessa Autorità di bacino, il Dipartimento Acque e rifiuti, il commissario del Consorzio di bonifica ed Aica. Alcuni sindaci e rappresentanti dei comitati parteciperanno a questa riunione che è finalizzata proprio a valutare la possibilità di aumentare i volumi di acqua per uso irriguo.