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Si avvicina Natale, a Menfi due alberi e un presepe

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Un grosso albero di Natale è stato collocato nella piazza principale di Menfi di fronte il Comune menfitano.

Il simbolo natalizio per eccellenza sarà addobbato e illuminato nei prossimi giorni.

Le decorazioni e la collocazione della pianta e’ stata possibile grazie ad una collaborazione tra amministrazione, associazioni, aziende e privati.

A Menfi non si rinuncia alla tradizione e oltre all’albero e’ stato allestito anche un presepe in Corso dei Mille realizzato nell’area privata di Dino Balistreri. Si tratta di un presepe interamente in legno realizzato da Gaspare Zinna.

Un altro albero e’ stato addobbato e acceso in via Inico. Questo e’ un albero in ferro realizzato grazie alla famiglia Li Petri /Monaco titolare del Gruppo MEDAL che anche quest’anno ne ha curato i deco

Crisi idrica a Sciacca, esposto in Procura degli amministratori di condominio

Il presidente regionale di ACAP, associazione degli amministratori di condominio e proprietari immobiliari, Pasquale Palumbo ha presentato un esposto in Procura per la perdurante e gravissima crisi idrica che sta investendo il territorio e che ha creato un grande disagio in tutta la popolazione del territorio provinciale, che rischia di trasformarsi in un gravissimo allarme sociale.

“A causa di turni di distribuzione – scrive Palumbo -ormai diventati lunghissimi e spesso rinviati dal Gestore del Servizio idrico integrato – come amministratori siamo sottoposti a continue chiamate da parte dei condomini rappresentati con richieste di provvedere al rifornimento idrico con autobotti private, che è diventato sostanzialmente impossibile da reperire sul territorio, soprattutto in tempi brevi”

Palumbo chiede di essere portato a conoscenza delle soluzioni approntate ” nonché di essere sentito da parte delle autorità e organi in indirizzo per meglio rappresentare le circostanze di fatto ed esprimere la personale preoccupazione per i rischi ed i pericoli che potrebbero verificarsi con il persistere dei disservizi nell’erogazione idrica”.

Corsa di cavalli clandestina a Triscina, carabinieri bloccano la gara

Avevano organizzato e diretto una corsa di cavalli non autorizzata e i carabinieri sono intervenuti con un vero blitz che ha bloccato la corsa degli animali che si stava svolgendo a Triscina, località balneare di Campobello di Mazara.

Nove le persone denunciate a vario titolo per aver messo in pericolo l’integrità fisica degli animali e per corsa clandestina.

I carabinieri della Compagnia di Castelvetrano sono intervenuti assieme ai carabinieri forestali di Trapani e al personale veterinario dell’Asp in un terreno privato che sarebbe stato adibito come un ippodromo.

Durante la corsa vi erano anche un centinaio di spettatori che si sono dileguati alla vista dei militari.

I controlli hanno anche interessato anche i cavalli che sono stati sottoposti a prelievo di campioni ematici per verificare l’eventuale somministrazione di sostanze dopanti.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Marsala, adesso verificheranno se dietro alla corsa vi fosse anche un circuito illegale di scommesse clandestine.

Tavolo imposta di soggiorno convocato per il 20 aprile , il primo di Fabio Termine

E’ stato convocato per il prossimo giovedì 20 aprile, il tavolo tecnico sull’imposta di Soggiorno 2023. E’ stato il sindaco Fabio Termine a convocare il tavolo e ad invitare tutti gli operatori turistici del territorio. Tavolo che in precedenza era stato sollecitato dal presidente della Commissione Bilancio, Filippo Bellanca

Al tavolo oltre che il sindaco e gli assessori, i due presidenti della Commissione consiliare Bilancio e Attività Produttive, vi saranno i rappresentanti del Mangia’s, del Verdura Resort, di strutture extralberghiere

di Confcommercio,l’associazione Sciacca turismo, Federalbeghi e Consorzio turistico.

Si tratta del primo tavolo tecnico sull’imposta che il sindaco Fabio Termine convoca dall’inizio del suo mandato.

Gli andrologi italiani a confronto a Catania su disfunzioni sessuali e tasso di natalità basso

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Si svolgerà il 14 e il 15 aprile ad Acicastello, a Catania, l’edizione numero 24 del congresso regionale della Sia, la Società Italiana di Andrologia.
All’ordine del giorno saranno i nuovi trattamenti per contrastare il problema delle disfunzioni sessuali e del basso tasso di natalità.

Presidenti del congresso sono Paolo Panella e Salvatore Privitera, presidenti onorari Sebastiano Cimino e Michele Pennisi.

Saranno presenti Alessandro Palmieri e Pasquale Martino, rispettivamente presidente della Società Italiana di Andrologia e presidente della Società di Ecografia Urologica ed Andrologica (Sieun).

Il congresso si pone come obiettivo principale – hanno specificato Paolo Panella e Salvatore Privitera – di trattare le nuove modalità di cura delle più frequenti patologie andrologiche, rispetto alle esigenze di una società in continua evoluzione. All’inizio saranno analizzate le metodologie informatiche che oggi consentono la realizzazione della telemedicina, facendo soprattutto riferimento all’utilizzo dei social media e delle nuove tecnologie digitali. Saranno anche trattate le forme di sessualità considerate alternative”.

A causa – hanno aggiunto i presidenti del congresso – della denatalità registrata negli ultimi anni anche nel Meridione, saranno discusse le opzioni terapeutiche per una procreazione naturalmente assistita, in modo da ridurre, se possibile, il ricorso alle tecniche di fecondazione artificiale”.

Il congresso nasce dalla collaborazione tra l’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania ed il Policlinico Universitario.

Saranno ben 200 gli specialisti presenti: urologi, endocrinologi, ginecologi, radiologi, radioterapisti, oncologi, medici di medicina generale, psichiatri, psicologi e biologi. Inoltre il congresso ospiterà un corso di aggiornamento per 30 infermieri professionali.

Nel pomeriggio di venerdì avrà luogo una sezione parallela del congresso, dedicata alla biopsia prostatica e chirurgica protesica per la disfunzione erettile.

Nel corso dei lavori – concludono i presidenti del congresso – verranno esaminate le opzioni terapeutiche delle più frequenti disfunzioni eiaculatorie e sarà analizzato l’impatto della pandemia sulla sessualità dell’uomo e sulla fertilità maschile”.

A Burgio workshop sulla beccaccia: tutela ambientale e valorizzazione del territorio

Si è svolto presso l’ex casello ferroviario di Burgio il workshop dal titolo “La beccaccia in Europa, in Italia e in Sicilia”, un appuntamento di grande rilievo per il mondo faunistico-ambientale e per la promozione del territorio burgitano. L’iniziativa, moderata da Francesco Messana, ha visto la partecipazione di esperti, associazioni di settore e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di approfondire le attività di monitoraggio, censimento e gestione sostenibile della specie, considerata un importante indicatore della qualità degli ecosistemi.

Tra gli interventi più attesi e apprezzati, quello di Paolo Pennacchini, figura di riferimento a livello nazionale per lo studio e la tutela della beccaccia. Pennacchini ha offerto una panoramica dettagliata sulla situazione della specie in Europa e in Italia, soffermandosi sull’importanza dei dati scientifici, dei censimenti accurati e della collaborazione tra territori per garantire una gestione responsabile e sostenibile. Il suo contributo ha evidenziato come iniziative locali, come quella ospitata a Burgio, rivestano un ruolo strategico all’interno di un quadro di tutela più ampio e coordinato.

L’evento ha rappresentato anche un momento di confronto tra associazioni, gruppi cinofili e operatori del settore, ribadendo il valore del dialogo tra tradizione, ricerca scientifica e rispetto dell’ambiente.

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa per la comunità locale è stato il sindaco di Burgio, Vincenzo Galifi, che nel suo intervento ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di ospitare iniziative che mettono al centro la conoscenza e la tutela del nostro paesaggio. La beccaccia, oltre a rappresentare una tradizione del territorio, è un indicatore della qualità dei nostri boschi e delle nostre campagne. Il nostro territorio è una risorsa preziosa che va difesa attraverso lo studio, il rispetto e una gestione consapevole. L’amministrazione comunale conferma il proprio impegno nel promuovere censimenti scientifici, buone pratiche di gestione del territorio e percorsi formativi che coinvolgano istituzioni, associazioni e cittadini. Investire oggi nella conservazione ambientale significa garantire sviluppo sostenibile, turismo di qualità e benessere per le future generazioni».

Il workshop si inserisce in un percorso di valorizzazione del patrimonio naturale di Burgio, confermando il Comune come punto di riferimento per iniziative che coniugano tutela ambientale, cultura del territorio e crescita responsabile.

Aiutare i genitori anziani è un obbligo di legge: quando i figli devono sostenerli economicamente e cosa prevede il Codice civile

Aiutare i genitori anziani non è solo un dovere morale, ma un obbligo giuridico

Negli ultimi mesi, anche in Europa, si è riacceso il dibattito sull’obbligo dei figli di sostenere economicamente i genitori anziani in difficoltà.
Un tema a lungo rimasto ai margini del confronto pubblico, complice l’idea diffusa che gli obblighi familiari si muovano solo dai genitori verso i figli.

A riportare la questione al centro dell’attenzione è stato un caso avvenuto in Portogallo, dove una figlia è stata condannata a versare gli alimenti alla madre priva di risorse sufficienti persino per i bisogni primari. Una decisione che ha avuto un forte impatto mediatico, mettendo in luce una realtà sempre più diffusa: pensioni insufficienti e popolazione anziana in crescita.

Uno scenario che potrebbe ripetersi anche in Italia, considerando il basso tasso di natalità e l’invecchiamento progressivo della popolazione.


Cosa dice la legge italiana sull’obbligo di aiutare i genitori

Nel nostro ordinamento l’assistenza ai familiari in difficoltà non è una scelta facoltativa.
Il Codice civile riconosce l’obbligo degli alimenti come uno dei pilastri della tutela delle persone fragili.

Quando un genitore si trova in stato di bisogno e non è in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento, la legge impone ai familiari più prossimi di intervenire economicamente.


Alimenti e mantenimento: due concetti diversi

Nel linguaggio comune “alimenti” e “mantenimento” vengono spesso confusi, ma giuridicamente sono istituti molto diversi.

  • Assegno di mantenimento: riguarda i rapporti tra coniugi (separazione o divorzio) ed è finalizzato a riequilibrare le condizioni economiche.
  • Alimenti: spettano a chi versa in stato di bisogno e servono a garantire i bisogni vitali essenziali.

Il diritto agli alimenti è:

  • personale;
  • inalienabile;
  • non trasferibile;
  • non compensabile con altri crediti o debiti.

Chi è obbligato a versare gli alimenti: l’ordine stabilito dalla legge

L’articolo 433 del Codice civile stabilisce una precisa gerarchia dei soggetti obbligati:

  1. il coniuge;
  2. i figli;
  3. gli altri discendenti (nipoti);
  4. i genitori e gli ascendenti;
  5. generi e nuore;
  6. suoceri;
  7. fratelli e sorelle.

Se non esiste un coniuge o un donatario in grado di intervenire, sono i figli i primi chiamati a sostenere il genitore anziano.


Quando scatta l’obbligo per i figli

L’obbligo nasce solo in presenza di un bisogno reale e documentato, cioè quando il genitore:

  • non ha redditi sufficienti;
  • non riesce a far fronte ai bisogni primari (vitto, alloggio, cure mediche);
  • non può contare su altre forme di sostegno.

Il contributo richiesto ai figli non deve essere eccessivo o sproporzionato.
Il giudice, nel determinare l’importo, tiene conto:

  • delle esigenze dell’anziano;
  • della reale capacità economica del figlio.

Cosa succede se i figli non aiutano il genitore

Se manca un sostegno volontario, il genitore in difficoltà può:

  • rivolgersi al tribunale;
  • ottenere un provvedimento che impone ai figli di contribuire economicamente.

Chi non adempie senza giustificato motivo può incorrere anche in responsabilità penali, in particolare nei reati previsti dagli articoli 570 e 591 del Codice penale.

In caso di difficoltà, l’anziano può accedere al gratuito patrocinio o rivolgersi ad associazioni di tutela.


Non solo denaro: l’aiuto può essere anche materiale

Nei casi di convivenza o di difficoltà parziale, l’obbligo di assistenza può tradursi anche in:

  • aiuto nella gestione della casa;
  • acquisto di beni di prima necessità;
  • accompagnamento a visite mediche;
  • ospitalità temporanea.

Il sostegno non è quindi solo economico, ma può assumere forme diverse, purché idonee a garantire una vita dignitosa al genitore.


Conclusione

In Italia aiutare i genitori anziani in difficoltà non è una scelta, ma un obbligo previsto dalla legge.
Un dovere che riflette l’equilibrio tra solidarietà familiare e tutela delle persone fragili, sempre più centrale in una società che invecchia e in cui le pensioni, spesso, non bastano più.

Bonus casa under 36, torna lo sconto sulle imposte per l’acquisto della prima casa: tutte le novità della Manovra 2026

Nella Manovra 2026 torna il bonus under 36: nuove agevolazioni per i giovani acquirenti

La Legge di Bilancio 2026 potrebbe riportare in vita uno dei benefici più apprezzati dagli under 36: le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa.
Dopo due anni di stop e progressive riduzioni, un nuovo emendamento parlamentare propone di reintrodurre l’agevolazione dedicata ai giovani con reddito medio-basso.

Parallelamente, il Governo valuta anche il ritorno del bonus case green, con incentivi destinati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.


Chi potrà accedere al bonus under 36 nel 2026

La proposta prevede il ripristino delle condizioni già in vigore tra il 2021 e il 2023.
L’agevolazione sarebbe destinata a chi:

  • non ha compiuto 36 anni nell’anno del rogito;
  • possiede un ISEE fino a 40.000 euro;
  • acquista un’abitazione fino a 250.000 euro di valore;
  • non compra immobili nelle categorie catastali di lusso A/1, A/8 e A/9.

Si tratterebbe di un pacchetto completo di sconti fiscali applicabile fino al 31 dicembre 2028, dando ai giovani un orizzonte di pianificazione più ampio.


Tutti i vantaggi del bonus under 36

Il cuore dell’agevolazione riguarda lo sconto totale sulle imposte dovute al momento dell’acquisto:

🟦 Acquisti NON soggetti a IVA

  • Imposta di registro: azzerata
  • Imposta ipotecaria: azzerata
  • Imposta catastale: azzerata

Si applica anche a:

  • nuda proprietà
  • usufrutto
  • uso
  • abitazione

purché destinati a diventare abitazione principale.


🟩 Acquisti soggetti a IVA

Per gli acquisti da impresa costruttrice:

  • riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA pagata.

Il credito potrà essere utilizzato per:

  • ridurre imposte di registro, ipotecarie, catastali;
  • compensare imposte di successione e donazione;
  • diminuire l’IRPEF nella dichiarazione;
  • essere usato in compensazione tramite F24.

🟣 Agevolazioni sui mutui

I mutui per acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’immobile:

  • diventano esenti dall’imposta sostitutiva, che normalmente sostituisce registro, bollo, ipotecarie e catastali.

Periodo di validità: come funzionava il precedente bonus

Il vecchio bonus under 36 era attivo:

  • per i rogiti dal 26 maggio 2021 al 31 dicembre 2023;
  • esteso fino al 31 dicembre 2024 per i preliminari registrati entro il 2023.

La nuova proposta vuole riaprire le agevolazioni e mantenerle fino al 2028.


Ritorna anche il bonus case green: detrazione IVA al 50%

Accanto al bonus under 36, la Manovra valuta anche il ritorno del bonus case green, pensato per stimolare un mercato immobiliare più sostenibile.

✔ Come funzionerebbe?

Detrazione del 50% dell’IVA pagata sull’acquisto di immobili in classe energetica:

  • A
  • B

Lo sconto sarebbe valido solo per acquisti da:

  • imprese costruttrici,
  • OICR immobiliari.

👉 Nessun beneficio invece per compromessi tra privati.

Il bonus è promosso dai senatori Roberto Rosso e Maurizio Gasparri, che puntano a incentivare abitazioni moderne e ad alta efficienza.


Un doppio intervento per aiutare giovani e sostenibilità

Se approvati, i due bonus rappresenterebbero:

  • una spinta all’accesso alla proprietà per gli under 36,
  • un incentivo alla ristrutturazione e costruzione di immobili green,
  • un sostegno al mercato immobiliare in un momento di forte attenzione al risparmio energetico.

Sciacca, presepe enogastronomico che racconta la Sicilia all’Istituto Amato Vetrano (Video)

Un viaggio ideale attraverso la Sicilia, tra sapori, tradizioni e identità territoriali, prende forma all’Istituto Amato Vetrano di Sciacca. Gli studenti hanno realizzato un presepe enogastronomico della Sicilia, un progetto originale che unisce la tradizione natalizia alla valorizzazione dei prodotti di eccellenza dell’Isola.

Ogni località siciliana è stata rappresentata attraverso i suoi simboli gastronomici più riconoscibili, trasformando il presepe in una vera e propria mappa culturale del territorio. Un’iniziativa che va oltre l’allestimento scenografico e diventa strumento educativo e narrativo.

I prodotti simbolo delle città siciliane

Dal pesce azzurro di Sciacca al pistacchio di Bronte

Nel presepe enogastronomico della Sicilia trovano spazio le eccellenze che rendono unico il patrimonio agroalimentare regionale. Sciacca è rappresentata dal pesce azzurro, emblema della sua antica tradizione marinara. Raffadali e Bronte sono raccontate attraverso il pistacchio, prodotto simbolo dell’entroterra e delle pendici dell’Etna.Trapani compare con il sale, legato alla storia delle saline e al rapporto millenario tra uomo e mare. Marsala è rappresentata dai vini, simbolo di una cultura enologica riconosciuta a livello internazionale. Caltabellotta trova spazio con olio e olive, Ribera con le sue arance, mentre Pachino è raccontata attraverso il celebre pomodorino.

Un mosaico di sapori che restituisce un’immagine autentica della Sicilia, fatta di diversità, tradizioni locali e saperi antichi.

Un progetto educativo e inclusivo

Il progetto del presepe enogastronomico della Sicilia nasce da una proposta del professor Liborio Truncali, condivisa con il gruppo di sostegno coordinato dalla professoressa Concetta Marino. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalla Dirigente scolastica, che ne ha riconosciuto il valore didattico e culturale.

L’obiettivo è chiaro: far conoscere e valorizzare i prodotti della regione, rafforzando nei ragazzi la consapevolezza dell’identità territoriale e del patrimonio comune. Il presepe diventa così un mezzo per educare al rispetto delle tradizioni, alla conoscenza del territorio e all’inclusione, attraverso un lavoro collettivo che coinvolge competenze diverse.

Tradizione, territorio e futuro

Il presepe enogastronomico della Sicilia realizzato all’Istituto Amato Vetrano rappresenta un esempio concreto di scuola aperta al territorio, capace di coniugare tradizione e innovazione. Un progetto che racconta la Sicilia non solo come luogo geografico, ma come insieme di storie, prodotti e culture che continuano a vivere e a rinnovarsi.

Sciacca, via Friscia Maglienti resta chiusa al traffico e non sarà facile riaprirla a breve

La riapertura al traffico di via Friscia Maglienti, a Sciacca, dipenderà dalla fornitura dell’asfalto da parte di un impianto al quale si è rivolto il Comune di Sciacca. Lunedì 15 dicembre si saprà se la prossima settimana, tra martedì e mercoledì, sarà possibile ottenere la fornitura. In caso contrario i lavori rischiano di slittare a dopo le festività Natalizie.

E’ quanto si apprende dal Comune che sta cercando di fare il possibile per ottenere l’asfalto. I lavori, infatti, non prevedono alcuni intervento nei sottoservizi. Aica ha già verificato, attraverso una videoispezione, che il collettore fognario è integro.

Bisognerà procedere alla scarifica stradale rimuovendo gli strati superficiali degradati dell’asfalto e poi alla collocazione del nuova asfalto, quando sarà disponibile.

Video senza consenso: uno spot social svela il tradimento e rompe un matrimonio

Una cena apparentemente innocua si è trasformata in un caso mediatico e legale che solleva interrogativi importanti sulla tutela della privacy. Un uomo, che aveva detto alla moglie di essere impegnato in una cena di lavoro, è stato invece ripreso in un ristorante in compagnia di un’altra donna durante la realizzazione di un video promozionale. Il filmato, pubblicato sui social network, è diventato la prova che ha portato alla fine del matrimonio.

La vicenda è stata resa nota dal Codacons, a cui l’uomo si è rivolto dopo aver scoperto di essere finito in uno video senza consenso, utilizzato per fini pubblicitari senza alcuna autorizzazione preventiva.

La scoperta attraverso i social

Secondo quanto ricostruito, il ristorante stava realizzando uno spot promozionale destinato alla diffusione online. Tra i clienti ripresi, anche l’uomo protagonista della vicenda, immortalato mentre cenava con una donna diversa dalla moglie. Quando il video è stato pubblicato sui social, la consorte lo ha visto, riconoscendo immediatamente il marito.

La conseguenza è stata immediata: l’uomo è stato allontanato da casa, con una frattura familiare che, secondo il Codacons, sarebbe direttamente riconducibile alla diffusione dello video senza consenso.

L’intervento del Codacons

L’associazione dei consumatori sta ora valutando le iniziative da intraprendere sia in sede civile sia davanti al Garante per la protezione dei dati personali. Al centro della questione c’è la mancata acquisizione di un consenso chiaro e informato da parte del cliente ripreso.

“È inammissibile che un ristorante riprenda i clienti senza consenso e diffonda le immagini sui social – afferma Francesco Tanasi, segretario regionale del Codacons in Sicilia – esponendo le persone a conseguenze imprevedibili e potenzialmente gravissime.”

Privacy, danni personali e possibili risarcimenti

Secondo il Codacons, la pubblicazione del video senza consenso non avrebbe soltanto violato la normativa sulla privacy, ma avrebbe anche prodotto un rilevante pregiudizio alla vita privata dell’uomo. La rottura del rapporto coniugale, infatti, viene indicata come un danno diretto e concreto derivante dalla diffusione delle immagini.

L’associazione ritiene necessario accertare le responsabilità del ristorante e valutare un risarcimento proporzionale ai danni subiti, sia sul piano personale che familiare. Il caso potrebbe inoltre rappresentare un precedente significativo per tutte le attività commerciali che utilizzano immagini dei clienti a fini promozionali.

Un caso emblematico sull’uso delle immagini

La vicenda riporta al centro il tema della tutela dei dati personali e dell’uso consapevole delle immagini sui social. L’episodio dimostra come uno video senza consenso, anche se apparentemente innocuo, possa avere effetti devastanti sulla vita privata delle persone coinvolte.

Inclusione scolastica a Sciacca: formazione al liceo Fazello e Bonachia

Progettare e realizzare inclusione scolastica è stato il cuore della giornata di formazione che si è svolta a Sciacca coinvolgendo alunni e docenti del liceo classico Fazello e dell’artistico Bonachia. Un appuntamento significativo, che ha unito teoria e pratica, ponendo al centro il diritto alla comunicazione e alla partecipazione di tutti.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto e crescita condivisa, capace di sensibilizzare la comunità scolastica sull’importanza di adottare strumenti e linguaggi alternativi e complementari per rispondere ai bisogni comunicativi complessi.

LIS e CAA: linguaggi diversi, un obiettivo comune

Durante la giornata formativa, i partecipanti hanno approfondito l’uso della Lis la Lingua dei Segni Italiana, e della Comunicazione Aumentativa e Alternativa. Due approcci comunicativi differenti ma profondamente integrabili, che insieme rafforzano i percorsi di inclusione scolastica.

La Lis è una lingua naturale visuo-gestuale, utilizzata principalmente dalle persone sorde, dotata di una propria grammatica e struttura linguistica. La Caa, invece, è un insieme di strategie e strumenti che utilizzano immagini, simboli e parole per supportare o sostituire il linguaggio verbale in persone con difficoltà comunicative.

Un laboratorio pratico per studenti e docenti

Guidati dalla professoressa Valentina Craparo, esperta in Lis, studenti e insegnanti hanno partecipato attivamente a un laboratorio esperienziale. Attraverso esercitazioni pratiche, è stato mostrato come sia possibile facilitare la comunicazione e rendere gli ambienti scolastici più accessibili e inclusivi.

L’approccio laboratoriale ha permesso di comprendere concretamente come Lis e Caa possano essere utilizzate nella didattica quotidiana, favorendo la partecipazione di tutti gli alunni e promuovendo una cultura del rispetto delle diversità.

Il progetto AbbraCiAA la Cultura

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività del progetto nazionale AbbraCiAA la Cultura, che da quest’anno si arricchisce di un nuovo obiettivo: “mettere In PratiCAA l’inclusione”. Un gioco di parole che diventa un vero e proprio manifesto educativo, orientato a trasformare i principi dell’inclusione in azioni concrete.

Il progetto mira a diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della comunicazione accessibile e a fornire strumenti pratici a scuole, docenti e studenti per costruire contesti realmente inclusivi.

Una scuola che educa alla partecipazione

La giornata di formazione al Fazello e al Bonachia di Sciacca rappresenta un esempio virtuoso di come la inclusione scolastica possa diventare parte integrante del percorso educativo. Un’esperienza che rafforza il ruolo della scuola come luogo di crescita, dialogo e cittadinanza attiva, dove ogni studente può sentirsi riconosciuto e valorizzato.

Furto di energia elettrica a Campobello di Mazara: denunciati padre e figlia

Un controllo mirato dei Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara ha portato alla denuncia di due residenti del comune, un uomo di 72 anni e la figlia di 42, accusati di furto di energia elettrica aggravato. L’operazione rientra in una più ampia attività di contrasto ai prelievi irregolari dalla rete pubblica, fenomeno che comporta rilevanti danni economici e seri rischi per la sicurezza.

L’intervento è stato eseguito con il supporto di personale specializzato, nell’ambito di verifiche tecniche finalizzate a individuare eventuali anomalie negli impianti elettrici. Durante l’accertamento, i militari dell’Arma hanno individuato un sistema illecito che consentiva di prelevare energia senza alcuna registrazione dei consumi.

Scoperto un bypass diretto alla rete pubblica

Nel corso del controllo, i Carabinieri hanno accertato la presenza di un allaccio abusivo realizzato tramite un bypass collegato direttamente alla rete elettrica pubblica. Il sistema, eludendo completamente il contatore, permetteva di alimentare entrambi gli impianti elettrici dei fabbricati riconducibili ai due indagati.

Secondo quanto emerso, l’energia elettrica veniva utilizzata in modo continuativo senza essere contabilizzata, configurando così il reato di furto di energia elettrica. Il collegamento irregolare, oltre a determinare un danno economico per il gestore della rete, rappresentava anche un potenziale pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza degli edifici.

Danno economico in fase di quantificazione

Al momento, l’entità del danno causato dal prelievo illecito è in fase di quantificazione. Gli accertamenti tecnici serviranno a stabilire il periodo di tempo durante il quale l’allaccio abusivo è rimasto attivo e l’ammontare complessivo dell’energia sottratta.

Padre e figlia sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente, come previsto dalla normativa vigente in materia di furto di energia elettrica e di manomissione degli impianti di distribuzione.

Controlli e prevenzione sul territorio

L’operazione si inserisce nel più ampio piano di controllo del territorio portato avanti dai Carabinieri di Campobello di Mazara, volto a contrastare reati che incidono sul sistema economico e sulla sicurezza collettiva. I militari ricordano che gli allacci abusivi possono provocare cortocircuiti, incendi e gravi incidenti, mettendo a rischio non solo chi li realizza, ma anche i residenti delle aree circostanti.

Le indagini proseguiranno per chiarire ogni aspetto della vicenda e verificare eventuali ulteriori responsabilità connesse al furto di energia elettrica accertato.

Export dalla Sicilia in forte crescita: Palermo e Enna trainano il boom

L’export dalla Sicilia registra numeri da record nei primi nove mesi del 2025, confermando una fase di forte espansione delle vendite sui mercati internazionali. A certificarlo è l’ufficio studi della Cgia di Mestre, che evidenzia una performance nettamente superiore alla media nazionale, con alcune province che si distinguono per incrementi particolarmente significativi.

A livello nazionale, l’export italiano torna a crescere, ma è la Sicilia a segnare i dati più sorprendenti. In particolare, la provincia di Palermo emerge come la prima in Italia per crescita delle esportazioni complessive nel mondo, mentre Enna si colloca ai vertici per l’export verso gli Stati Uniti.

Palermo prima provincia italiana per crescita dell’export

Nei primi tre trimestri del 2025, le merci prodotte a Palermo hanno fatto registrare un incremento del +160,6%, posizionando il capoluogo siciliano al primo posto nella classifica nazionale delle 107 province italiane. Un risultato che testimonia la crescente capacità competitiva del tessuto produttivo palermitano e il dinamismo di diversi comparti industriali e manifatturieri.

Questo dato rafforza il ruolo strategico di Palermo come hub economico regionale, confermandola come uno dei principali motori dell’export dalla Sicilia nel contesto internazionale.

Enna protagonista negli Stati Uniti grazie all’agroalimentare

Particolarmente rilevante è anche la performance della provincia di Enna, che registra un aumento del +582,4% delle esportazioni verso gli Stati Uniti rispetto all’anno precedente. Un risultato che rende Enna la seconda provincia italiana per export verso il mercato statunitense, con un ulteriore incremento del +7,7% rispetto ai primi nove mesi del 2024.

A trainare questa crescita è soprattutto il comparto agroalimentare, con prodotti come miele, legumi, confetture di frutta, formaggi e funghi, sempre più apprezzati oltreoceano. Complessivamente, Enna si colloca al quinto posto nazionale per crescita dell’export globale, con un +64,2%.

Le altre province: luci e ombre

Accanto ai risultati positivi, il quadro dell’export dalla Sicilia presenta anche elementi di criticità. Trapani si posiziona al tredicesimo posto con un +15,8%, seguita da Catania (+10,3%) e Agrigento (+0,5%).

In calo, invece, Ragusa (-3,1%), Messina (-3,3%) e Siracusa (-19,8%). Particolarmente negativo il dato di Caltanissetta, che segna un -24,2% e si colloca tra le ultime province italiane per performance complessiva.

Export verso gli Usa: la classifica siciliana

Guardando esclusivamente al mercato statunitense, Caltanissetta si posiziona all’undicesimo posto nazionale con un +58,6%, subito dopo Messina (+63%). Palermo è diciannovesima con +16,8%, seguono Agrigento (+6%), Ragusa (+2,4%) e Trapani (+0,6%). Catania scende all’80° posto con -13,4%, mentre Siracusa chiude la classifica nazionale con un crollo del -88,5%.

Un quadro complesso che mostra come l’export dalla Sicilia stia crescendo a ritmi sostenuti, ma in modo disomogeneo tra i territori.

Inchiesta sanità siciliana, la Procura ricorre al Riesame contro la decisione del gip

La Procura di Palermo ha presentato ricorso al tribunale del Riesame contro la decisione del gip sulle misure cautelari richieste nell’inchiesta su presunti illeciti legati a concorsi, nomine e appalti nella sanità siciliana. Nell’indagine è coinvolto anche l’ex presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro.

Le misure disposte dal gip

Il giudice ha accolto le richieste dei pm solo in parte, disponendo gli arresti domiciliari per Cuffaro, per Roberto Colletti (ex manager dell’azienda ospedaliera Villa Sofia) e per Antonio Iacono (direttore del Trauma Center dello stesso ospedale). Per Vito Raso è stato stabilito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; per Mauro Marchese e Marco Dammone, oltre all’obbligo di firma, è stata applicata anche una misura interdittiva: divieto di esercitare attività imprenditoriali. Per gli altri indagati, invece, la richiesta della Procura è stata respinta.

Perché il ricorso: il caso Cuffaro e la “riqualificazione” dell’accusa

Secondo quanto riportato, l’appello non riguarda Colletti e Iacono perché, per loro, il gip avrebbe accolto integralmente l’impostazione degli inquirenti. Nel ricorso su Cuffaro, invece, la Procura chiede di qualificare come corruzione (e non come traffico di influenze) una contestazione relativa a presunti illeciti nell’assegnazione di un appalto bandito dall’Asp di Siracusa. Inoltre viene nuovamente richiesta l’applicazione dei domiciliari, negati dal gip, per un capo d’accusa che riguarda presunte dazioni di denaro al direttore generale del Consorzio di bonifica occidentale della Regione Siciliana, Giuseppe Tomasino.

Gli altri indagati: ricorso “a tappeto”, ma non per tutti

La Procura avrebbe impugnato anche il rigetto dei domiciliari per gli altri indagati, con due eccezioni: il deputato di Noi Moderati Saverio Romano e Vito Fazzino. Per quest’ultimo, viene riferito, la richiesta di arresto era stata ritirata dagli stessi pm già nella fase dell’interrogatorio preventivo.