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Comune di Sciacca

Prevenzione degli incendi, controlli serrati nel territorio di competenza della Procura di Sciacca

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Una verifica più serrata in tutto il territorio di competenza della procura della Repubblica di Sciacca per accertare se i proprietari dei terreni hanno realizzato le vie tagliafuoco. L’ufficio guidato dal procuratore Roberta Buzzolani ha riunito i comandi di Polizia municipale, i responsabili degli uffici Tecnici, il personale della Protezione civile per scendere ancora di più nel dettaglio delle modalità operative con cui effettuare indagini a seguito di incendi, ma anche un’intensa attività di prevenzione.

Si verifica il rispetto delle ordinanze dei sindaci che prevedono adempimenti ben precisi per i proprietari dei terreni e, nel caso in cui il fuoco è già divampato, anche eventuali ipotesi di reato di incendio colposo. Gli uffici Tecnici dei Comuni sono incaricati di effettuare gli accertamenti catastali per individuare i proprietari dei singoli terreni.

La procura della Repubblica di Sciacca ha promosso un protocollo in materia di indagini sugli incendi e fuochi controllati, sottoscritto dal procuratore, Roberta Buzzolani, dal prefetto di Trapani, Daniela Lupo, dal vicario del prefetto di Agrigento, Massimo Signorello, dai sindaci dei Comuni del circondario, dai comandanti provinciali dei vigili del fuoco di Agrigento e di Trapani, dagli ispettori dipartimentali delle Foreste di Agrigento e di Trapani, dai questori di Agrigento e Trapani e dal comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento.

Il protocollo svolge una funzione investigativa, ma tende anche a sviluppare la sensibilizzazione verso il bene pubblico. Il territorio sul quale si opera comprende Sciacca, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Gibellina, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula.

Un precedente protocollo aveva dato importanti risultati, mentre nel 2023 si è assistito a un nuovo aumento degli incendi. Così si è reso necessario un nuovo intervento per definire linee d’azione condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi. L’obiettivo dell’azione, oltre a concentrarsi sull’accertamento dell’origine antropica o meno del fatto, verifica anche il rispetto, da parte dei titolari dei terreni interessati da incendi, delle disposizioni finalizzate alla prevenzione. Si accerta anche se la cattiva gestione dei terreni abbia favorito l’innesco e la diffusione delle fiamme.

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