I consiglieri comunali di Sciacca Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò annunciano un esposto in procura al fine di accertare la presenza di eventuali azioni o omissioni, aventi responsabilità di natura penale nella gestione dell’emergenza idrica a Sciacca.
I consiglieri invitano i cittadini di Sciacca a collaborare, inviando eventuali segnalazioni per meglio circostanziare l’esposto.
I due consiglieri comunali ritengono inutile l’effetto della lettera inviata dal sindaco all’Aica. “Una lettera – scrivono – inutile, tardiva e di facciata, non come atto di autorevolezza in risposta ai disservizi causati dall’Aica e alle continue e disattese accordi non rispettati da parte dell’Aica, bensì è dovuta per le continue pressioni ricevute da parte di cittadini, comitati di quartiere e degli amministratori di condominio, nonché dall’opposizione consiliare che accusavano il sindaco di un certo atteggiamento morbido, quasi accondiscendente nei confronti dei dirigenti dell’Aica. Ultimamente la pressione nei confronti del sindaco da parte dei cittadini, che esasperati dal perdurare di una situazione di disagio anche igienico sanitario, si era fatta insistente”.
Blo’ e Brucculeri ritengono che misura è colma e che Sciacca merita rispetto su tutti i punti di vista, sia per il contributo idrico che la città mette a disposizione delle altre comunità della provincia, sia per l’apporto economico rilevante che viene erogato all’Ato idrico da parte della comunità saccense.
Gli stessi fanno, inoltre, rilevare, che ci potrebbero esserci responsabilità avente rilievo penale nella gestione del prezioso liquido e fanno riferimento a continue interruzioni dei servizi essenziali nella fornitura di un bene primario come l’acqua e al cattivo utilizzo delle risorse economiche, che non vengono utilizzate prioritariamente al recupero delle perdite idriche.