La Lega di Salvini a Sciacca miete un grande successo. Quasi 700 i voti apposti sul simbolo (automaticamente finiti ai candidati di centrodestra dell’Uninominale) rappresentano un dato indicativo, che va ben oltre lo “sdoganamento” di una forza politica che, eppure, alla fine degli anni Ottanta aveva riscosso un grande successo sull’onda delle politiche antimeridionaliste, del “Nord” laborioso che era stanco di lavorare anche per il “Sud” fannullone.
I tempi sono cambiati, l’impostazione politica incentrata sull’egoismo è andata più giù, irretendo perfino i siciliani nella battaglia contro i migranti dall’Africa. Ed è così che oggi Matteo Salvini è, per 700 sciacchitani, per diverse migliaia di siciliani, il nuovo profeta. Il voto è di protesta, s’intende. E la risposta è sempre quella: “Perché? Gli altri che hanno fatto di meglio”?