La vendemmia a Menfi è iniziata con largo anticipo, il 18 luglio, a causa della persistente siccità che sta affliggendo l’isola. La raccolta delle uve è un evento di grande importanza, ma quest’anno le rese sono così basse da minacciare la sopravvivenza economica della comunità.
Giuseppe Bursi, presidente di Cantine Settesoli, esprime la sua preoccupazione per il futuro di questa realtà vitivinicola e per il benessere delle 5.000 famiglie coinvolte. Lo fa attraverso un’intervista di Francesca Ciancio a Gamberorosso.
Le difficoltà della vendemmia anticipata a Menfi
La vendemmia anticipata a Menfi è una risposta necessaria alla grave siccità che ha colpito la regione, ma la situazione è tutt’altro che ideale. Le rese basse, che si aggirano intorno ai 50 centesimi al chilo per l’uva, rendono difficile per i soci di Cantine Settesoli coprire i costi di produzione.
“Se fai cento quintali ci stai ancora dentro, ma se ne produci la metà – dice Bursi a Gamberorosso – non ne vale più la pena”. Poi Bursi sottolinea come la situazione sia aggravata dall’aumento dei costi di gasolio, attrezzature e acqua.
L’importanza del fattore umano nella vendemmia anticipata
Bursi evidenzia come il “fattore umano” giochi un ruolo cruciale nella gestione della vendemmia anticipata a Menfi. La cooperativa si trova a dover coordinare un gran numero di soci, ognuno con le proprie esigenze e tempistiche di maturazione delle uve. La necessità di dialogare e convincere i conferitori a seguire protocolli comuni è fondamentale per il successo della vendemmia e per garantire la qualità del prodotto finale.
Le strategie per il futuro delle Cantine Settesoli
Per affrontare queste sfide, Cantine Settesoli sta esplorando nuove strategie. Una delle principali è il possibile aumento delle rese per ettaro, che potrebbe raggiungere i 90-100 quintali, per mantenere la redditività della produzione. Inoltre, Bursi sta lavorando a una fusione con la cooperativa Madonna del Piraino di Salaparuta, che apporterebbe nuove varietà di uve e altitudini più elevate, migliorando così la qualità dei vini Mandrarossa.
La vendemmia anticipata a Menfi rappresenta una sfida senza precedenti per Cantine Settesoli e per l’intera comunità locale. Le difficoltà climatiche e di mercato richiedono un approccio innovativo e una maggiore coesione tra i soci della cooperativa, affinché la viticoltura rimanga un pilastro dell’economia di Menfi.