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Comune di Sciacca

Licenziamento confermato per un dipendente comunale

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La Corte di Appello di Palermo ha confermato la legittimità del licenziamento disposto dal Comune di Santa Ninfa per un dipendente condannato per peculato. Il ricorso del lavoratore contro la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Sciacca, che aveva dato ragione al Comune, è stato ritenuto infondato dai giudici di secondo grado. 

Secondo l’accusa, il dipendente comunale, che svolgeva la funzione di messo notificatore, avrebbe commesso il reato di peculato impossessandosi di titoli cambiari per 64.520 euro. La somma spettava ad un istituto bancario. Nel 2021, il Tribunale di Sciacca sentenziò la condanna penale per peculato. Il caso era venuto fuori a seguito di un controllo ispettivo bancario. 

Inizialmente, nel 2013, al dipendente era stato contestato di aver sottratto posta destinata al segretario comunale e di aver omesso atti che avrebbe dovuto compiere nell’espletamento delle proprie mansioni. E per questo, il Comune gli aveva irrogato la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per sei mesi, senza stipendio. Dopo la condanna per peculato, invece, il Comune di Santa Ninfa, assistito davanti al giudice del lavoro dall’avvocato Girolamo Rubino, dispose il licenziamento in tronco.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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