A Porto Palo di Menfi un gruppo di appassionati, i Volontari Citazionisti Visionari, ha intrapreso un progetto per celebrare e raccontare il territorio circostante. Accanto alla storica Torre Anticorsara, hanno dato vita a un percorso simbolico che unisce le sei contrade di Menfi attraverso la bellezza delle loro pietre. Sei tipi di pietre, rappresentanti sei contrade diverse, offrono una narrazione unica del paesaggio e della cultura locale.
La scelta delle pietre non è casuale, ma è il risultato di un’attenta selezione che mira a rappresentare le caratteristiche geografiche e storiche di ciascuna contrada. Si parte dalle Giache Bianche di contrada Capparrina, situata proprio sul mare, che riflettono la luminosità e la purezza della costa. A 200 metri sul livello del mare, le Pietre Bianche della Contrada Genovese rappresentano invece la solidità e l’elevazione del territorio.
Proseguendo il percorso, si incontrano le pietre scure di contrada Santa Caterina, al confine con la provincia di Trapani, che testimoniano la vicinanza a territori diversi e le influenze culturali che ne derivano. Contrada Cavarretto, più vicina a Sciacca, è rappresentata da pietre aguzze, simbolo di un paesaggio più aspro e irregolare. Le pietre variegate di contrada Gurra di Mare, dove sorge la stessa Torre Anticorsara, simboleggiano la ricchezza e la diversità del territorio. Infine, le Giache Scure di contrada Finocchio, con i loro toni profondi, chiudono il cerchio di questo viaggio immaginario, evocando le radici antiche e misteriose della terra di Menfi.
Questo progetto, che condensa in un fazzoletto di terra sei diverse tipologie di pietre, rappresenta non solo un omaggio alla bellezza naturale di Menfi, ma anche una metafora dei legami reali e degli itinerari che attraversano e collegano le diverse contrade. Attraverso queste pietre, simboli ed icone di terre e campi, i Volontari Citazionisti Visionari invitano i visitatori a compiere un viaggio ideale nel cuore di Menfi, scoprendo la sua storia, la sua cultura e il suo paesaggio in un’esperienza che unisce il tangibile all’immaginario.
