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Bilancio Inps, Cgil: “Agrigento provincia anziana con pochi giovani occupati e contributi versati insufficienti”

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In occasione della presentazione del bilancio sociale 2023 dell’Inps di Agrigento, Alfonso Buscemi, segretario generale della Cgil di Agrigento, ha lanciato un forte monito sulla situazione economica e sociale della provincia. Secondo il sindacalista, i dati diffusi dall’Inps descrivono un quadro preoccupante, che smentisce la narrazione del governo nazionale in merito a un presunto miglioramento del mercato del lavoro e delle condizioni di vita, almeno per quanto riguarda questa parte del territorio siciliano.

Buscemi ha evidenziato come, a fronte di un aumento delle disoccupazioni pagate e di salari tra i più bassi d’Italia, la provincia soffra di un esodo continuo di giovani costretti a emigrare in cerca di lavoro. Questo significa che il lavoro è discontinuo e sottopagato, con conseguenze dirette sul sistema contributivo e previdenziale.

Il quadro delineato dal report Inps rivela una provincia sempre più anziana, con pochi giovani occupati e contributi versati insufficienti a garantire la sostenibilità futura delle pensioni. L’elevata disoccupazione, la crescente povertà e la recente sospensione del reddito di cittadinanza stanno aggravando la tenuta sociale del territorio.

Un altro aspetto critico segnalato dal rappresentante sindacale è l’aumento del costo della vita, che colpisce in modo particolare le famiglie agrigentine già in difficoltà economiche. Buscemi ha inoltre denunciato l’assenza di un adeguato sostegno da parte delle istituzioni locali, accusando i sindaci e le amministrazioni di non prestare sufficiente attenzione ai problemi reali dei cittadini, come la mancanza di lavoro, l’inadeguatezza delle infrastrutture e le carenze nei servizi pubblici, specialmente sanità e istruzione.

Per il segretario della Cgil è fondamentale rafforzare gli strumenti di sostegno al reddito, come il reddito di cittadinanza, ma soprattutto promuovere politiche di welfare attivo che accompagnino i giovani e le categorie più vulnerabili verso un’occupazione stabile e dignitosa.

Buscemi ha concluso il suo intervento ricordando che la provincia di Agrigento è storicamente tra le ultime nelle classifiche nazionali per qualità della vita, a causa dell’isolamento infrastrutturale e della cronica mancanza di investimenti. Questi fattori, secondo il sindacalista, non solo ostacolano lo sviluppo economico, ma favoriscono anche l’emigrazione di giovani e famiglie, impoverendo ulteriormente il tessuto sociale ed economico della zona.

La Cgil, ha assicurato, continuerà a vigilare attentamente sulla situazione, pronta a fare la propria parte a fianco dei lavoratori e dei cittadini di Agrigento, nella speranza di costruire una provincia più equa, solidale e inclusiva.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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