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Comune di Sciacca

La rotonda all’ingresso di Santa Margherita Belice intitolata ad Accursio Miraglia (Video)

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La rotonda all’ingresso di Santa Margherita Belice da oggi porterà il nome di Accursio Miraglia ed alla Fondazione dedicata al sindacalista di Sciacca ucciso dalla mafia sarà assegnato dal Comune anche un bene confiscato alla mafia. E’ inizia così, oggi, a Santa Margherita Belice, l’iniziativa sulla legalità “Oltre i silenzi… tracce di luce contro le mafie”.

Una giornata che vedrà coinvolte le scuole di ogni ordine e grado del territorio – parteciperanno infatti studenti di Sciacca, Sambuca, Menfi, Montevago e Santa Margherita – biblioteche e associazioni con lo scopo comune di coltivare una memoria collettiva e “scomoda”, che diventi cammino condiviso dei valori di cittadinanza attiva e riappropriazione dei fondamenti della Costituzione nella consapevolezza che senza memoria non si può interpretare il presente e progettare il futuro.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Santa Margherita e dalla Biblioteca comunale “Elsa Morante” e coinvolge il nascente Centro Studi “Accursio Miraglia”, dedicato al sindacalista e presidente della Camera del lavoro di Sciacca ucciso da Cosa Nostra nel 1947.

A dare il via alle manifestazioni, questa mattina, il sindaco, Gaspare Viola, e Nico Miraglia, figlio del sindacalista ucciso.

“Sommersi dai silenzi dello Stato, oggi, nel vivo delle metamorfosi del fenomeno mafioso dopo la stagione stragista che le giovani generazioni non hanno vissuto in prima persona, vogliamo dare spazio a quanti, testimoni, giornalisti di inchiesta, intellettuali, semplici cittadini, familiari di vittime innocenti di mafia, non si accontentano dell’oblìo, e come tracce di luce, continuano a cercare, fuori dall’antimafia di maniera, verità e giustizia”, ha detto il sindaco Gaspare Viola.

La giornata sarà divisa in due parti: dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 21.30. Il Teatro Sant’Alessandro diventerà così un luogo privilegiato di riflessione aperto al pubblico, quindi di approfondimento sulla storia della Repubblica, del rapporto strutturale Stato-mafie e dei misteri irrisolti di cui è costellata la nostra storia contemporanea.

Un palcoscenico che darà voce a numerosi ospiti che prenderanno parte all’iniziativa. Tra questi: l’avvocato Roberto Saetta, figlio del giudice Antonino e fratello di Stefano, trucidati dalla mafia la notte del 25 settembre del 1988 sulla Statale 640 tra Agrigento e Caltanissetta; Nico Miraglia, figlio del sindacalista e presidente della Camera del lavoro di Sciacca, Accursio, ucciso da Cosa Nostra nel 1947; Antonella Di Bartolo, preside dell’I.C.S. “Sperone-Pertini” di Palermo nei quartieri Brancaccio e Sperone in cui si è consumato l’omicidio di Padre Pino Puglisi; Paolo Benvenuti, regista di “Segreti di Stato” (2003) presentato alla Mostra del Cinema di Venezia; un film che racconta la prima strage di Stato a Portella della Ginestra avvenuta il 1° maggio 1947.

Tutti gli eventi della giornata sono aperti al pubblico fino ad esaurimento posti.

PROGRAMMA

Ore 9.00 – Inaugurazione “Rotonda Accursio Miraglia” alla rotonda-quadrivio/piazza “Francesca Morvillo” a Santa Margherita di Belìce

Ore 9.30 – Proposta di destinazione di un immobile confiscato alla mafia (piazzale Dioniso, Santa Margherita di Belìce) al nascente Centro Studi “Accursio Miraglia” con la partecipazione di Nico Miraglia, figlio del presidente della Camera del lavoro di Sciacca ucciso da Cosa Nostra nel 1947

Ore 10.15 – Teatro Sant’Alessandro, Santa Margherita di Belìce

·      “Il Giudice dimenticato”. Rievocazione e conoscenza del magistrato Antonino Saetta e del figlio Stefano trucidati dalla mafia la notte del 25 settembre del 1988 sulla Statale 640 tra Agrigento e Caltanissetta. Testimonianza dell’avvocato e figlio del giudice, Roberto Saetta, che incontra assieme a Nico Miraglia, le classi III dell’I.C.S. “G. Tomasi di Lampedusa” di Santa Margherita di Belìce

Ore 11.30 – Teatro Sant’Alessandro, Santa Margherita di Belìce

·      “La memoria Ritrovata”. La memoria storica al servizio della lotta contro le mafie. Proposta dell’Amministrazione Comunale di Santa Margherita di Belìce alle Istituzioni regionali della pubblicazione di un’edizione aggiornata del volume “La Memoria Ritrovata. Storie delle vittime della mafia raccontate dalle scuole”(Palumbo editore, 2005) promossa nel 2005 dall’Associazione Nazionale Magistrati e dalla Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino, in collaborazione con il Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, la casa editrice Palumbo, Libera, la FondazioneAccursio Miragliae altre realtà antimafia. L’opera, frutto delle ricerche realizzate dagli alunni delle scuole, traccia i profili delle vittime della mafia, anche le meno note, ne descrive i contesti e costituisce un validissimo strumento di formazione, consultazione e trasmissione della memoria alle giovani generazioni;

·      Intervento di Gaspare Viola, sindaco di Santa Margherita di Belìce

·      Omaggio musicale per le vittime di mafia eseguito dalle III classi dell’I.C.S. “G. Tomasi di Lampedusa”

Ore 16.30 – Teatro Sant’Alessandro, Santa Margherita di Belìce

·      “Domani c’è scuola”. Presentazione del libro “Domani c’è scuola” di Antonella Di Bartolo (ed. Mondadori), dirigente dell’I.C.S. “Sperone-Pertini” di Palermo nei quartieri Brancaccio e Sperone in cui si è consumato l’omicidio di Padre Pino Puglisi. Dialogano con l’autrice: Daniela Bonavia (docente del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sciacca, Margò Margherita Cacioppo (archiregista e curatrice della rassegna “Leggere per fare comunità”) e Gabriella Scaturro (dirigente I.C.S. “G. Tomasi di Lampedusa” di Santa Margherita di Belìce). L’evento vedrà la partecipazione delle scuole di Sciacca, Sambuca, Menfi, Montevago e Santa Margherita.

Ore 19.30 – Teatro Sant’Alessandro, Santa Margherita di Belìce

·      “Segreti di Stato”. Proiezione e incontro-dibattito del film “Segreti di Stato” (2003) alla presenza del regista Paolo Benvenuti. Il film presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia racconta la prima strage di Stato avvenuta a Portella della Ginestra il 1° maggio 1947 e la questione contadina del primo dopoguerra

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