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Comune di Sciacca

In aula Termine sgonfia la crisi col Pd, l’opposizione: “Solo facciata”

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Si sono aperti con un lunghissimo intervento di 45 minuti del sindaco Fabio Termine i lavori del consiglio comunale di Sciacca di ieri sera dove il primo cittadino ha finalmente portato la sua prima relazione annuale. Documento dal quale e’ scaturito il dibattito politico.

Sindaco che riguardo il momento politico ha minimizzato le frizioni in atto con il Pd parlando piuttosto di “incomprensioni”: “Siamo una coalizione che può discutere, avere incomprensioni chiamatele come volete – ha detto – ma abbiamo un programma elettorale che è un accordo programmatico che ci unisce e che porteremo avanti”.

Dal canto suo, l’opposizione ha drasticamente bocciato la relazione del primo cittadino. “Banale” per Ignazio Bivona, “non centrata” sul periodo di riferimento per Calogero Bono, “striminzita” per Filippo Bellanca, “insufficiente” per Paolo Mandracchia, “incompleta” per Giuseppe Catanzaro, “non esaustiva” per Carmela Santangelo.

Critiche più forti e incisive invece, da parte di tutta l’opposizione sulla tenuta politica dell’amministrazione descritta sull’orlo di una crisi con i dem che continua senza avere un confronto se non a suono di dichiarazioni stampa.

E’ stato l’intervento di Gabriele Modica a dare manforte alla sdrammatizzazione che Termine ha fatto rispetto alla crisi in atto, lo stesso Modica che non ha ancora ufficializzato il passaggio al PD ma ne ha parlato come una scelta in termini di crescita personale compiuta poiché desideroso di fare politica in un partito in grado di assicurare un percorso. “Non ho nessuna valigia in mano – ha esclamato Modica al termine del suo intervento – resto al fianco di questo primo cittadino e di questo progetto politico”.

Da più parti l’opposizione aveva chiesto al sindaco di sciogliere i nodi legati al futuro dell’assessore Antonino Certa (entro oggi avrebbe dovuto comunicare la sua posizione rispetto l’impiego pubblico che lo ha portato fuori regione), e ancora sul turn over tra l’assessore Salvatore Mannino e Alessandro Curreri, gia’ pronto a tornare in città in aspettativa per fare l’amministratore.

Tutti punti che Termine non ha toccato neanche nella sua ulteriore replica di oltre mezz’ora e in tanti, ieri hanno notato l’assenza dell’assessore Fabio Leonte che secondo i rumors sarebbe al centro delle lagnanze del partito democratico.

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