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Sostituisce volto di donne che l’hanno rifiutato su foto e video hard, condannato 

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Un artigiano sessantenne di Canicattì è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per diffamazione aggravata. La sentenza è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, al termine di un procedimento scaturito dalla denuncia presentata da diverse donne che si sono ritrovate vittime di una presunta vendetta perpetrata attraverso la manipolazione di immagini esplicite.

L’uomo era stato inizialmente accusato di revenge porn, ma l’imputazione è stata riqualificata in diffamazione aggravata durante il processo. Le indagini dei carabinieri avrebbero evidenziato che l’artigiano, per motivi di ripicca nei confronti dell’ex moglie e di altre donne che avevano rifiutato le sue avances, avrebbe alterato immagini e video a contenuto sessualmente esplicito, sostituendo i volti originali con quelli delle sue vittime, e successivamente diffuso il materiale.

La vicenda è emersa quando le donne coinvolte, tra cui l’ex moglie dell’imputato, si sono accorte della circolazione di foto e video con contenuti falsificati che le ritraevano in contesti intimi mai vissuti. Decise a mettere fine a questa forma di abuso, le vittime hanno sporto denuncia, dando così avvio a un’indagine che ha portato all’identificazione dell’artigiano come presunto responsabile del materiale diffuso.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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