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Menfi, rischiava confisca dell’auto e multa da duemila euro: tutto annullato

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Mancata copertura assicurativa dell’auto. I carabinieri di Menfi avevano sequestrato il veicolo ed elevato una contravvenzione al proprietario, G.B., di 63 anni, di Menfi. Il Giudice di Pace di Sciacca ha annullato i verbali.

I fatti si sono verificati a Menfi, dove G.B. era stato fermato ad un posto di controllo stradale dai carabinieri. Nulla di particolare e, alla canonica richiesta di esibire patente e libretto, il conducente ha serenamente consegnato quando richiesto. Il terminale, però, ha registrato la targa del mezzo modello Fiat, sprovvista dell’obbligatoria assicurazione ed è quindi scattata la contestazione.

L’uomo si è giustificato spiegando di aver cambiato la targa in quanto non più ben visibile e dunque passibile di multa, tant’è che si è rivolto alla Motorizzazione di Agrigento per consegnare le vecchie targhe e ritirare quelle nuove. Per questa violazione inflitta la sanzione di  1.732 euro e disposto il sequestro dell’automobile finalizzato alla confisca dell’autovettura, con una decurtazione di 5 punti della patente di guida.

L’automobilista si è rivolto allo studio legale Buscemi di Menfi che ha predisposto ricorso davanti al Giudice di Pace di Sciacca. Nei propri scritti difensivi l’avvocato Giuseppe Buscemi ha evidenziato che il fatto contestato non era sanzionabile non sussistendo nella specie l’elemento soggettivo della colpevolezza.

Il proprietario dell’auto, infatti, ha provveduto al cambio della targa senza però procedere anche alla voltura del polizza assicurativa con l’indicazione della nuova targa e pertanto all’atto del controllo il veicolo non risultava essere assicurato.

Nel corso del processo è emerso che il proprietario dell’auto, dopo avere ritirato le nuove targhe alla Motorizzazione, ha appreso che bastava mettere le nuove targhe sull’auto e tutto era sistemato con l’affidamento circa l’aggiornamento informatico della pratica per ogni aspetto relativo alla circolazione del veicolo.

L’avvocato Buscemi ha concluso nel proprio ricorso che la legge sull’assicurazione prevede che deve essere assicurato il veicolo, non la targa. Inoltre, si può applicare l’esimente della buona fede in quanto sussistono elementi oggettivi che hanno indotto in errore G.B.. circa la non necessità di modificare il contratto di assicurazione.

All’udienza il giudice ha emesso una sentenza che, accogliendo l’opposizione proposta dal legale, ha annullato il provvedimento e le sanzioni contenute nel verbale dei carabinieri, disponendo il dissequestro del mezzo.

Nella foto, l’avvocato Giuseppe Buscemi

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